L'originaria
Chiesa Madre dedicata ai Santi Pietro e Paolo fu costruita tra il XVIII e il XIX secolo sulle macerie della chiesa del SS Crocifisso, ad opera del Principe Giovanni Gravina Moncada. In seguito al sisma del 1968 che colpì tutta la Valle del Belice, purtroppo andò distrutta ed oggi restano solo macerie.
La
nuova Chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova nel nuovo centro di Montevago, su un isolato a forma quadrangolare e si caratterizza per la sua forma ricostruita attraverso l'accostamento di vari volumi che distinguono l'ambiente interno. Venne
edificata nel 1980 e presenta un prospetto principale lineare che si affaccia sul sagrato di forma circolare, su cui si apre l'ingresso alla chiesa. Nella parte retrostante dell'edificio vi troviamo una
torre campanaria moderna, in direzione dell'ingresso. Accedendo all'edificio religioso si può notare una struttura di forma centrica suddivisa in due navate attraverso due pareti all'ingresso principale che guidano direttamente verso la zona presbiterale. L'altare è realizzato in pietra bianca, mentre caratteristico è l’
ambone ricavato da un blocco di pietra che faceva parte del cornicione della vecchia chiesa madre.
Curiosità
- La vecchia Chiesa Madre aveva uno stile neoclassico, articolata su due ordini e accompagnata da due campanili. L'interno, con una pianta a croce latina, si snodava su tre navate con cappelle laterali. Le pareti dell'abside erano decorate con affreschi monocromatici raffiguranti storie bibliche, mentre nelle cappelle laterali vi si trovavano degli altari adornati con dipinti e statue. Della chiesa non rimangono che resti, tuttora visibili nella parte della Vecchia Montevago.