Descrizione
Assieme al convento risale al 1631; il complesso monastico fu voluto dai frati minori conventuali che giunsero a Finale nel 1625.
Nel 1768, per decreto ducale l’ordine fu soppresso e tutti gli arredi, le tele, gli argenti e la ricca biblioteca vennero trasferiti a Modena.
Nel 1770 gli edifici furono adibiti ad uso scolastico;
nel 1836 vi si stabilirono i redentoristi missionari che si prodigarono per il recupero dell’edificio danneggiato da un’ alluvione del Panaro.
Nel 1837 venne costruito un piccolo oratorio del Calvario per ricordare la missione predicata in quell’anno dai redentoristi. In seguito il complesso conventuale ospitò varie soldatesche di passaggio e i padri redentoristi furono costretti più volte ad abbandonare l’edificio, finché nel 1867 furono estromessi e costretti a lasciare Finale.
La chiesa è oggi chiusa al culto e non è visitabile.
E’ costituita da un’unica navata centrale e da sei cappelle laterali.
Dal punto di vista architettonico è classica con lesene con capitelli corinzi reggenti una trabeazione orizzontale a cornice, che riporta decorazioni in stucco a basso e ad altorilievo.
La facciata risalente al 1766 è in stile neoclassico ravvivata da quattro anfore portafiori in pietra e da una statua calcarea di San Francesco d’Assisi, inserita in una nicchia sopra il portale, sulla cui sommità campeggia un bello stemma in marmo della comunità.
L’oratorio del calvario, situato vicino alla chiesa è di forma semicircolare e si presenta come un elegante costruzione con facciata a vista, ornata da 4 paraste con capitelli ionici; al suo interno si trovano cinque croci lignee e la volta è dipinta con figure di angeli