Descrizione
La Chiesa Madre dei Santi martiri Antonio e Antonino, fu edificata tra il 1260 e il 1262 dalla comunità gualdese, sotto la direzione del capomastro Clemente Ferradino.
Sulla facciata presenta i quattro simboli degli Evangelisti e quello dell'Angelo Pasquale, scolpiti su pietra e incastonati come fossero gemme. Al di sotto dell'immagine raffigurante l'Agnello, l'iscrizione ""PETRUS R. FIERI ME. F." unitamente alla finezza della fattura di questi simboli, fanno supporre che il Pietro citato sia lo stesso che ha realizzato il Rosone di Santa Maria di Ponte di Cerreto di Spoleto e il Rosone dell'Abbazia di Sant'Eutizio di Preci, nonché al famoso Pietro Vassalletto autore di numerosi lavori di alto pregio a Roma.
Al suo interno custodisce le reliquie dei Santi Martiri Antonio e Antonino e del Beato Ugolino, custodite nella splendida cripta costruita appositamente.
Nel 1460 la chiesa fu arricchita con una cappella donata dai Conti Pallotta di Caldarola alla Confraternita di Sant'Antonio Abate, e dedicata inizialmente a Santa Maria di Costantinopoli e successivamente chiamata del SS. Sacramento. Fu restaurata ed ampliata nel 1608 da Angelo Bontempi, di nobile famiglia gualdese, come ricorda la lapide di marmo posta sulla porta comunicante con la Sacrestia.
Nel 1905, la Chiesa fu affiancata da un maestoso campanile progettato dall'Ing. Gabriele Pagliocchini di Bevagna. Una targa posta sulla parete del campanile prospiciente la Piazzetta Beato Ugolino, ricorda l'evento: "Questo campanile, eretto a Gloria di Cristo Redentore, e a nuovo lustro del Castello, sotto gli auspici, del Pievano D. Giovanni Vecci e del popolo gualdese, fu inaugurato con feste solenni, il 3 di settembre".