La
Chiesa Madre di San Nicola di Bari rappresenta il centro della vita religiosa della comunità di Acate e, anche grazie alla sua posizione strategica all'interno del centro storico, costituisce una vera e propria attrazione per i turisti che rimangono estasiati dalla sua bellezza architettonica.
Ai tempi del Principato di Biscari, la Chiesa Madre era dedicata a
San Biagio, patrono della città, ma fu solamente nel XIX secolo che la Chiesa venne intitolata a San Nicola di Bari. La sua costruzione risale ad un periodo compreso tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XIV secolo, e subì diverse ristrutturazioni durante gli anni e i secoli successivi, anche a causa dei
terremoti che la distrussero, fra cui quelli del 1693 e del 1846. L'edificio rimase incompiuto in un ampliamento della zona absidale durante la seconda metà del Settecento.
Attualmente la Chiesa presenta una
facciata a due ordini, che appare composta da un insieme di forme geometriche squadrate le quali definiscono una ben specifica sezione. Ai suoi lati vi troviamo due
campanili, i cui apici presentano una forma piramidale e sembrano proteggere l'unico ingresso situato al centro dell'edificio.
Accedendo alla Chiesa Madre, vi ritroverete dentro una grande navata centrale fiancheggiata da altre due più piccole, in cui trovano luogo
numerose opere d'arte e le
statue dei Santi Biagio e Giuseppe e della Madonna delle Grazie.
L'edificio possiede inoltre delle
cripte al cui interno giacevano alcuni corpi risalenti a molti secoli fa.
Curiosità
- Un'antica leggenda popolare racconta di un passaggio sotterraneo che collegherebbe la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, il Convento dei Frati Cappuccini e il Castello dei Principi di Biscari. Questo passaggio sarebbe servito ai Principi come eventuale via di fuga in caso di attacchi. Come ogni leggenda che si rispetti, un fondo di verità c'è sempre: infatti, durante alcuni scavi che interessarono la piazza adiacente, fu scoperto un grande fossato che costituirebbe la prova storica della leggenda.