Palazzo Orsini è una fortezza situata nel centro storico di Pitigliano.
Nacque come
convento religioso tra l’XI e il XII secolo. Dopo essere stato acquistato dagli Aldobrandeschi, fu
trasformato in rocca per poi divenire, nel 1293, sede della contea degli Orsini. Questi ultimi dominarono il borgo dalla fine del Duecento fino al 1604, quando il territorio passò nelle mani del Granducato di Toscana. Nel 1737 fu proprietà della famiglia Lorena, la quale nel 1793 lo cedette al Vescovo di Sovana che lo trasformò in
residenza e sede della Curia vescovile.
Il palazzo fu soggetto a diversi lavori di manutenzione: nel 1500 quando venne fortificato e assunse una presenza più elegante mediante l’utilizzo di
elementi rinascimentali per opera di Niccolò Orsini e tra il 1777 e il 1840 per volere dei Lorena, a cui si deve l’aspetto attuale.
Dal cortile del complesso, attraverso una piccola scala, si arriva al
portale travertino del 1490 che consente l’accesso al
Museo diocesano d’arte sacra, fondato dalla diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello nel 1989.
Il Museo è strutturato in
diciotto sale raggruppate per argomento e sviluppate su due piani dell’edificio gentilizio: esse espongono collezioni di
numerosi capolavori appartenenti al periodo storico che va
dal Medioevo all’era moderna e oggetti e arredi sacri provenienti dalle aree archeologiche e dalle chiese circostanti.
Curiosità
- L’edificio, ampliato nel 1998 e aperto ai visitatori con l’inaugurazione del 1999, ha ottenuto da parte della Regione Toscana, il riconoscimento di Museo di Rilevanza Regionale, divenendo parte del sistema dei Musei della Maremma a partire dal 2004.