La
Croce viaria è un monumento dal notevole valore storico e artistico, che aveva in passato una funzione segnaletica e soprattutto rappresentava, per la popolazione, un simbolo religioso garanzia di legalità, ove ci si ritrovava in casi eccezionali quali la "firma" di contratti con una stretta di mano.
Di tipo trilobàta, ovvero con tre lobi alle estremità a simboleggiare le tre virtù teologali - Fede, Speranza e Carità - poteva trovarsi fuori una chiesa, a un incrocio, lungo un percorso come luogo di sosta devozionale, lungo le strade ad indicare la vicinanza ad una foresteria, all'ingresso di un paese o al confine tra due, in luoghi dove si tenevano pubbliche adunanze o dove si svolgevano fiere di bestiame e mercati vari.
Alcuni studiosi affermano che questa croce monumentale si trovasse in origine non in Piazza Umberto I ma all'ingresso del paese, in Località Croce, dove ancora esiste una base di pietra con una croce issata, ma di ferro. Proprio lì, accanto all'attuale campetto, c'era un'aia per la trebbiatura, vi passavano le greggi e si svolgeva la Fiera di San Giorgio il 23 aprile.
Curiosità
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Durante le processioni, i devoti si fermavano davanti alla Croce ed il sacerdote, innalzandola e rivolgendosi verso la Montagna di Civitanova del Sannio, invocava la benedizione contro la guerra ed il terremoto. In caso di calamità naturali o altri eventi che colpivano la popolazione, era proprio la croce il punto di ritrovo della collettività.
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Il Molise, regione di partenza e transito delle greggi transumanti dall'Abruzzo alla Puglia, è pieno di croci viarie - ciascuna diversa dalle altre - che venivano innalzate sui tratturi a voler rappresentare la partenza, l'uscita o la sosta; quasi la metà dei 136 comuni molisani ne conserva ancora oggi una.