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Museo a cielo aperto di Civitacampomarano nasce dall'intento di promuovere il turismo nel borgo attraverso la riqualificazione di spazi pubblici.
Sei artisti di street art hanno rivalutato e rilanciato zone disabitate del borgo antico in chiave contemporanea, attraverso una quarantina di singolari opere murali, tra le quali anche loghi famosi come quello di Gmail, di WhatsApp, di Facebook, di Google, in un trionfo di colori che ha ridato vivacità al volto del centro storico.
Realizzati sotto la direzione artistica di Alice Pasquini nel paese di origine del nonno materno, lei stessa comincia realizzando un murale ed altre opere più piccole che raffigurano scene di vita passata tratte da foto antiche. E' sua la proposta di ideare un festival, il CVTà Street Fest, per scegliere gli artisti di calibro internazionale che avrebbero realizzato altri murales in armonia col contesto, stavolta a tema libero. Gli abitanti accolgono con entusiasmo l'iniziativa mettendo a disposizione le pareti delle proprie abitazioni.
Curiosità
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Il CVTà Street Fest, ovvero la festa dell'arte di strada, è divenuta nel giro di qualche anno una manifestazione di respiro internazionale.
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I primi due murales sono stati realizzati nel 2014, grazie all'Amministrazione e alla Pro-loco "Vincenzo Cuoco", su due pareti di un immobile di propietà del Comune. L'autore è un ragazzo molisano che, ispirandosi a foto degli anni Cinquanta, ha dipinto scene di vita quotidiana passata come la trebbiatura nei campi e l'approvvigionamento dell'acqua con le tini. Una scelta non casuale, volta a testare la reazione della comunità a questa forma d'arte contemporanea, rivelatasi entusiasmante per il suo potere evocativo.