Da non molto tempo a Bisacquino sorge, presso una vecchia bottega il
“Museo dell’orologio”, un’opera turistica voluta fortemente dal suo
fondatore Paolo Scibetta, nato a Bisacquino il 6 settembre 1912 e deceduto nel 2004. La sua famiglia fin da tempi molto lontani si è sempre dedicata alla
costruzione di orologi artigianali da torre, tanto che molti paesi della Sicilia occidentale ospitano degli orologi a torre costruiti proprio dalla famiglia Scibetta che lavorava appunto nella bottega di Corso Umberto I, oggi trasformata nel Museo dell’orologio.
Da qualche anno qui vengono messe in mostra ai turisti curiosi e che vogliono rivivere quelli che sono i lavori di un tempo, tutti gli
attrezzi utilizzati per la costruzione degli orologi da torre.
Il Museo si trova a Bisacquino in Corso Umberto I al n° 76 ed è ben visibile dall’insegna in ceramica che si trova all’esterno. Si tratta di due stanze di circa 30 metri quadri dove vengono mostrati oltre agli attrezzi per la costruzione degli orologi
i banconi da lavoro, alcuni esemplari di orologi e una mappa della Sicilia che mostra dove sono ubicati tutti gli orologi costruiti dalla famiglia.
Curiosità
- Fra i clienti più illustri della bottega vi fu il regista Luchino Visconti che commissionò la costruzione di un fac-simile di orologio per il set del film “Il Gattopardo”. Purtroppo la scena, girata in un campanile tra Alain Delon e Claudia Cardinale, fu censurata perché ritenuta troppo osè.
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Tra i pezzi forti del museo, un'invenzione della famiglia, la cosiddetta "ruota di Archimede", che inserita nell’orologio consentiva suoni diversi, che come un calendario scandivano i vari momenti della giornata: quando ritirarsi dai campi, entrare a scuola ecc. La ruota di Archimede è stata anche oggetto di plagio da un'azienda del Nord Italia, non essendo stata brevettata.
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Altra invenzione è l’"Orologio Geografico Universale", che sincronizza il fuso orario di Roma con quello dei maggiori Paesi del mondo tramite lancette di diversi colori. Presentato alla terza fiera del Mediterraneo, affascinò il Cardinale Ruffini il quale affidò alla famiglia la gestione di tutti gli orologi della diocesi. Per la sua originalità è stato brevettato con il nr. 1715.
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Per creare un orologio da torre, dalla progettazione all'acquisto dei materiali al montaggio, si impiegano circa quattro mesi.