Descrizione
Questo edificio che in alcune parti interne sembra risalire al secolo XIII, riflette, un po’come tutti i palazzi gentilizi di Montefusco, una sistemazione e un adeguamento antisismico posteriori al terremoto del 1732.
Al suo interno si può ammirare una magnifica scala in pietra che sale fino all’altezza dei sei archi, anch’essi in pietra, che , a guardarli da piazza Castello, sono molto scenografici.
Il palazzo conserva ancora un pozzo-cisterna ottimamente conservato. I Ruggiero, gli eponimi più antichi del palazzo, comparvero per una sessantina di anni sulla scena montefuscana (1741-1800) poi non lasciarono più tracce evidentemente emigrarono altrove quando Montefusco perse il capoluogo o per mancanza di discendenza maschile, il cognome Ruggiero si fuse, forse, con quello dei De Antonelliis che, in pieno secolo XIX ostentavano il titolo di “baroni” e, a fine secolo, comparivano ancora come padroni di questo edificio che alcuni Montefuscani chiamano palazzo Pironti, perché nel 1852 i congiunti del montorese Michele Pironti, per essere vicini al loro parente allora prigioniero politico in Montefusco, abitarono per poco tempo nel suddetto palazzo.