Descrizione
Uno dei Palazzi Rinascimentali più belli in assoluto dell'intera Regione Campania è sicuramente il Palazzo Vanvitelliano.
Questo ex Convento Domenicano presenta una struttura architettonica rinascimentale. La facciata è a tre piani, alleggerita da colonne che funzionano da elementi decorativi. Del convento, il piano terreno è formato da uno zoccolo di pietra locale sormontato da sei cornici di tufo rettangolari (due serie di tre ai lati del portale) e due ad imitazione di archi semicircolari. Al centro di ogni cornice vi è una finestra. Il portale di pietra è sormontato dallo stemma dell’antica Universitas. Sul lato sinistro, appena arretrato, un ulteriore corpo si sviluppa su di un solo piano, con terrazzo sovrastante. L’ingresso è sulla piazza. Al primo piano, in bell’evidenza, spiccano otto colonne a tutto tondo intervallate da finestre e balconi. Lo stile è dorico-tuscanico. Al secondo piano si nota una serie di sette balconi limitati da ringhiere in ferro battuto. I lati estremi del colonnato sono chiusi da due corpi leggermente avanzati con due grossi finestroni con archi semicircolari. I prospetti che affacciano sul chiostro sono scanditi, al di sopra dell’ordine tuscanico che inquadra le arcate, da un secondo ordine di paraste sormontate da capitelli ionici. Del primitivo impianto quattrocentesco del convento rimane traccia nel porticato a piano terra, le cui volte a crociera sono impostate su forti pilastri, e nella cappella con accesso diretto dalla strada per mezzo di un protiro che, a seguito della realizzazione dello scalone settecentesco, ne ha stravolto l’impianto. I lavori di restauro del Settecento riguardano la demolizione del vecchio dormitorio e la costruzione dalle fondamenta di un nuovo dormitorio e di altri ambienti di servizio. Lo scalone conduce al primo piano, diviso in due lunghi corridoi di servizio, alle celle, al refettorio e ad altri ambienti del vecchio convento oggi trasformati in uffici comunali. I lavori furono fatti in stile in voga all’epoca e la concomitanza del rifacimento del palazzo con i lavori della costruzione del Reggia Borbonica di Caserta ad opera dell’Architetto Luigi Vanvitelli, nel corso degli anni ne ha fatto assumere il nome, benché sembrerebbe essere stata una impresa locale impegnata anche nel cantiere casertano ad assumere il lavoro e riproponendone a Mercato S. Severino lo stile. Di effetto la “torre dell’orologio” sul cui prospetto è stato ripristinato, con la tecnica dell’affresco, un orologio solare. Il convento ha conservato l’impianto planimetrico originario fino al 1943, anno in cui la zona a nord-ovest viene duramente colpita dai bombardamenti.