Descrizione
Il culto per la Madonna del Carmine è uno degli più antichi per i Montefuscani, già nel 1600 infatti troviamo una chiesa dedicata e, oltre alla chiesa, anche un convento di Padri Carmelitani. Nel 1612 il clero di Montefusco donò ai Carmelitani un calice e tutta la sacra suppellettile per la celebrazione delle messe. Sull´altare maggiore vi era un grande quadro effigiante la Madonna del Carmine. Il monastero non era molto ampio e non ottenne mai grande importanza. Infatti fu soppresso prestissimo, nel 1652. Il culto non terminò con la soppressione del convento in quanto già si considerava di edificare una chiesa più grande. Questa chiesa (che è l´attuale oggi) fu eretta intorno al 1770.
In tempi conseguenti la bella statua della Madonna che ancora oggi si guarda con ammirazione e si onora prese il posto dell´antico quadro. Nella nuova chiesa nacque la venerabile Congrega delle anime del Purgatorio che ebbe sempre sostegno dal popolo. La devozione verso la Madonna del Carmine era già una delle più forti, quando venne ad accrescerla in modo straordinario un evento verificatosi nel 1855 e che ancora è oggi vivo nelle tradizioni locali: l´epidemia colerica che, in quell´anno, afflisse Montefusco, e la sperimentata protezione della Madonna in quella funesta circostanza. I primi casi dell´infezione si riscontrarono all´inizio del mese di novembre.
Dai registri dei defunti delle chiese parrocchiali si rivela che i morti furono in tutto 120 con una media di 4 al giorno, essendo il colera esauritosi nei primi giorni di Dicembre. Il popolo terrorizzato e disorientato ricorse fiducioso alla Madonna del Carmine in un impulso di fede ed invocazione. Non curandosi del pericolo di una maggiore estensione della malattia contagiosa, la Statua della Madonna fu portata in processione per tutte le vie del paese il giorno 21 Novembre. Notevole fu il numero degli oggetti d´oro che in quel giorno il popolo donò alla Madonna. L´aggressività del contagio cominciò ad attenuarsi.
Dal 2006 fu eretta a Santuario e da sempre è meta di pellegrini provenienti da tutti i paesi limitrofi (per la ricorrenza del 16 luglio) e festa civile la prima domenica di agosto con l’annessa Cappella Cimiteriale di San Sebastiano.