A pochi chilometri dal centro storico di Castelpetroso, ai piedi del Monte Patalecchia, sorge il magnifico
Santuario dell’Addolorata, in un luogo che si fa notare già dalla strada in quanto
emerge dal verde della natura che lo circonda.
E' dedicato alla
Patrona del Molise, la Vergine Maria, che secondo testimonianze apparve in questo luogo per la prima volta a due pastorelle, Serafina e Bibiana, il 22 marzo del 1888. Dopo questa, ci furono altre
apparizioni. All’inizio i residenti del borgo si mostrarono scettici di fronte al racconto di queste vicende, ma si ricredettero quando anche il vescovo Francesco Macarone Palmieri, affermò di aver avuto la stessa visione. Da quel momento furono sempre più numerosi gli
episodi straordinari di Castelpetroso, che culminarono quando, ai piedi del monte Patalecchia, si aprì una sorgente capace di compiere atti miracolosi come guarire un ragazzo malato di tubercolosi.
L'edificio religioso, progettato da Francesco Gualandi di Bologna e completato nel 1975, si presenta in
stile neogotico e completamente scolpito in
pietra locale. Visto dall’alto, è formato da sette cappelle raffiguranti
i sette dolori della Madonna; al centro ha una cupola mosaicata alta 54 metri. Le
maestose porte sono in bronzo e sopra i portali potrete ammirare i tre mosaici rappresentanti le tappe più importanti e significative di Maria: l’
annunciazione, la
crocifissione di Gesù e l’
incoronazione di Maria unita a Cristo. Pregevoli i
dipinti del Trivisonno custoditi al suo interno, che raffigurano scene della vita di Cristo.
Il Santuario e il luogo delle apparizioni sono collegati dalla Via Matris, lunga 750 metri e inaugurata del 1947. Salendo fino alla cappella delle apparizioni, si riscontra il significato progettuale dell'edificio: porre l’attenzione sulla sofferenza di Maria. Lungo il
Sentiero della Via Matris che conduce al Santuario, composto da sette stazioni, gli arcangeli Michele e Gabriele sono posti al limite del parcheggio e vogliono ricordare l’atteggiamento che dovrebbe avere il pellegrino; in alto ci sono
le croci, sinonimo di salvezza che passa attraverso il dolore, comunicato dalle parole di Paolo all’Areopago scritte in una targa in pietra. Ma il percorso più magico e spirituale per raggiungerla è il nuovo
Sentiero di Tobia, inaugurato nel 2011, che attraversa bellissimi luoghi naturalistici ed è segnalato da
undici pannelli in legno.
Oggi il Santuario dell’Addolorata è meta di pellegrinaggi da ogni parte di Italia e del mondo. L’ingresso è gratuito, ma potete fare una
donazione per sostenerlo.
Curiosità
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La pianta del tempio con le sette cappelle simboleggia il cuore di Maria trafitto da sette spade, ovvero i suoi sette dolori: 1-La rivelazione di Simeone; 2-La fuga in Egitto; 3- Lo smarrimento di Gesù nel Tempio; 4-L’incontro con Gesù sulla via del Calvario; 5-La crocifissione e la morte di Gesù; 6-La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria; 7-La sepoltura di Gesù e la solitudine di Maria.
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Nella settima cappella è conservato un dente di San Gabriele dell'Addolorata, presente nel Santuario dal 1994.
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Giovanni Paolo II visitò il santuario e celebrò l'eucarestia il 19 marzo 1995.
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Papa Francesco frequentò la chiesa nel luglio del 2014, occasione durante la quale al Santuario è stato anche riconosciuto lo stato di Basilica minore.