Le
Terme Pubbliche Romane di Bevagna risalgono al II sec. d.C. e sono state riscoperte nel 1891.
Tra i resti, si possono ammirare il magnifico pavimento di 81 metri quadri della sala del frigidarium, interamente conservato. Realizzato con una tecnica ricercata da mosaicisti quasi sicuramente non locali, esso raffigura sia animali reali - come polipi, aragoste e delfini - che fantastici situati sul fondo della piscina, come tritoni, cavalli e tori marini.
Potrete osservare, inoltre, parti di due ambienti riscaldati ad
hypocaustum: le vasche del
tepidarium e del
calidarium.
Curiosità
- All'interno delle mura del borgo, sono stati rinvenuti altri mosaici ricollegabili alle pratiche termali tanto care agli antichi romani, che prestavano quotidianamente un'enorme importanza alla cura del corpo e della mente.
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Le acque della frazione di Limigiano erano note fin dall'antichità. Secondo la tradizione, esse guarirono una nobildonna, e proprio da questo evento deriverebbe il nome della frazione, dall'espressione "lí mi sano", ovvero mi curo.