Monte Rinaldo (FM)

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BENVENUTO A MONTE RINALDO, UN PICCOLO BORGO MEDIOEVALE DELLA VALLE DELL'ASO!

Monte Rinaldo è un borgo marchigiano di circa 332 abitanti, che si innalza su tre colli, tra la valle del fiume Aso e quella del fiume Ete vivo, in un contesto panoramico di grande bellezza ... . A metà strada tra Mar Adriatico e Monti Sibillini, il borgo presenta una particolare fisionomia dovuta ad alcuni massicci modellati nel tempo da fenomeni erosivi, che gli conferiscono un fascino naturale di particolare suggestione.

Il medioevale centro storico del borgo è formato da un piccolo nucleo di case, ed è accessibile mediante due porte: la più antica Porta Romana ad occidente, e la ben conservata Porta Ascolana, parte integrante della cinta muraria. Partendo la vostra visita dalla Porta Ascolana, soffermatevi sulla strada antistante per godere di un bel panorama sulle colline e le valli circostanti. Varcata la porta, vi ritroverete nel cuore pulsante del borgo, Piazza Umberto I, con la Torre ad orologio e il signorile Palazzo Giustiniani. Accanto alla Torre, una stradina in salita vi condurrà nella parte più antica, dove un tempo sorgeva il Castello. Raggiungendo nuovamente Porta Ascolana, percorrete la strada che costeggia la cinta muraria fino a giungere ad uno slargo in cui spicca la Chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario. Sul fianco destro della Chiesa, una piccola rampa pedonale vi condurrà all'antica Porta Romana con la sua tipica forma a sesto acuto, da cui si rientra nel borgo.

Proseguendo, una scala riconduce a Porta Ascolana. Salite e fermatevi a metà: noterete, celata tra le case, la piccola Chiesa di San Leonardo e Flaviano, l'edificio religioso più importante del borgo. Edificata intorno al 1100, la piccola Chiesa addossata alla cinta muraria nasce dalla fusione di due antiche chiese rurali, una dedicata a San Leonardo e l'altra a San Flaviano.

La visita a Monte Rinaldo non può prescindere da una sosta presso la splendida Area Archeologica La Cuma, situata nell'omonima località e risalente al II-I secolo a.C. Posta a metà costa degli scoscesi pendii collinari sui quali sorge il borgo, questa Area è il più prezioso simbolo storico di Monte Rinaldo. L'intero complesso è composto da un tempio, un sacello ed un maestoso portico con doppio colonnato, ed era un tempo un luogo di culto dei romani. Oggi si presenta come una sorta di ampia terrazza in pendenza, che fa presupporre che in passato si articolasse su più livelli dal grande impatto scenografico.

Il borgo di Monte Rinaldo è questo e molto altro ancora...

Curiosità

Dal 1931 qui si produce il "pecorino di Monte Rinaldo", caratterizzato dal sapore aromatico datogli dal serpillo, un'erba che cresce spontanea nella Val d'Aso, fondamentale nutrimento per gli ovini che producono questo particolare formaggio.
Monte Rinaldo è nota per un prodotto gastronomico di nicchia, la bistecca di castrato, cui è dedicata una Sagra di qualità che si svolge nel mese di Agosto..

Cenni Storici
Il territorio fermano fu colonnizzato dai Piceni, emigrati dalla Sabina, durante il primo millennio a.C.

Successivamente, varie alleanze con i Romani e la Terza guerra Sannitica portarono lentamente al passaggio del territorio sotto i Romani nel III secolo a. C., come testimoniano i resti dell'antico Santuario romano in Località La Cuma.

Durante l'epoca longobarda, grazie alla sua posizione si svilupparono attività agricolo-commerciali.

La storia del moderno nucleo abitativo del borgo inizia però agli inizi dell'anno Mille, quando si intreccia con quella di Monsampietro Morico. Malugero Melo, figlio del conte normanno delle Puglie, Drogone d'Altavilla, in fuga con la madre raggiunse il territorio, dove sposò una certa Mòrica, da cui ebbe tre figli, uno dei quali di nome Rinaldo.

Fu Malugero a costruire il Castello, che affidò proprio a Rinaldo, attorno al quale sorsero pievi, monasteri e borghi, con conseguente espansione del centro storico intorno al 1100.

Quale zona di frontiera, nel Medioevo il territorio fu conteso dal ducato di Fermo, dalla città di Ascoli e dai monaci farfensi della vicina Santa Vittoria. Il primo documento nel quale si cita "Monte Rinaldi" è una donazione del 1032, con cui la badessa di un monastero di Petritoli donò il Castello all'Abbazia di Montecassino.

Nella seconda metà del 1200, Monte Rinaldo dipendeva da Fermo. In seguito ha vissuto le vicende degli altri centri abitati circostanti, dalla nascita dei Comuni, alla dipendenza da Fermo, al dominio dello Stato Pontificio, all'invasione di Napoleone, fino all'Unità d'Italia nel 1861.

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