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Bova (RC)

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Foto Bova (RC)
BENVENUTO A BOVA, UN ANTICO BORGO GRECANICO!

Bova è un piccolo borgo calabrese di poco più di 400 abitanti, che si erge alto e maestoso su una rocca a 915m s.l.m., dalla quale si può ammirare in lontananza il maestoso vulcano dell'Etna tutt'oggi attivo. Bova ha aderito al club dei Borghi più Belli d'Italia ... . E' situato agli estremi confini meridionali della Calabria.

Conosciuto come Chòra tu Vùa nella lingua dei Greci di Calabria, Bova è dal punto di vista culturale il centro più importante della Comunità Ellenofona Aspromontana, costituita da quei centri abitati dell'Area Grecanica detta Bovesia, in cui gli anziani parlano da millenni il Greco di Calabria, una Minoranza linguistica a rischio di estinzione tutelata dalla Legge n. 482/99 e dalla  L.R. n. 15/03. Il glottologo e filologo tedesco Gerhard Rohlfs, studioso di questo idioma, in seguito a diversi viaggi nel Sud d'Italia e a Bova agli inizi del Novecento, decretò nei suoi libri che la lingua dei Greci di Calabria deriva dalla Magna Grecia, in quanto ricca di dorismi, come succede ancora nelle Isole Greche di Creta e Rodi che hanno mantenuto la lingua originale dorica rispetto all'unificazione della lingua del dialetto attico. Presso il Museo della lingua Greco-Calabra "Gerhard Rohlfs", a lui dedicato, sono presenti sei sale dove potrete approfondire la storia e l'identità culturale di questa Minoranza linguistica, attraverso suoni, immagini, utensili di vita quotidiana e documenti storici, oltre ad installazioni audio-visive che consentono di ascoltare e capire questa affascinante lingua primordiale, risalente ai tempi di Omero.

Passeggiando per il centro storico del borgo, il tempo sembra essersi fermato. Le caratteristiche case in pietra, i palazzi, i monumenti, le chiese testimoniano le origine antichissime di Bova. Percorrendo le strette viuzze che si inerpicano fino al Castello Normanno, si calcano le orme della Regina greca che secondo una leggenda sbarcò sulla costa ionica e giunse fin qui per erigere il suo castello. Dall'alto lo sguardo spazia sul borgo sottostante, sui pendii aspromontani e sulla fascia costiera della Sicilia dove svetta maestoso l'Etna. Un borgo, questo, che è in sè un piccolo monumento, dove il microclima è speciale ed i colori del paesaggio ne mutano lo splendore di stagione in stagione. In primavera si tinge di un giallo appariscente dovuto alla fioritura della ginestra, la cui fibra un tempo veniva utilizzata per la produzione tessile di coperte, che insieme alla lavorazione del legno e all'intreccio dei cesti rappresentano l'artigianato tipico locale.

Tra gli elementi della cultura popolare antica ancora vivi, vi è la Processione delle Statue vegetali, un rito unico e suggestivo che si ripete ogni anno, in occasione della ricorrenza della festa cristiana della Domenica delle Palme. Queste statue dalle sembianze femminili vengono realizzate con abilità e pazienza dagli abitanti del borgo, intrecciando delle foglie di ulivo attorno ad un'asse di canna chiamata "steddha", adornata ed ingioiellata con dei nastri colorati e con le primizie agro-pastorali che offre il territorio. Una volta completate e benedette, ha inizio la processione delle statue per le vie del paese, a conclusione della quale vengono smembrate affinché ognuno possa portare a casa una "steddha" come simbolo di buon auspicio. Un vero e poprio inno alla vita, che per i Bovesi più che uno spettacolo di folklore è un'occasione di religiosità collettiva, che celebra la sacralità della vita e la gratitudine verso il Creato e la Natura, esaltando il rispetto per l'ambiente e per il lavoro degli agricoltori. 

Il borgo di Bova è questo e molto altro ancora...

Curiosità

  • Il colosso californiano "Google Street View" classifica il borgo di Bova tra i sei borghi italiani da visitare almeno una volta nella vita, luogo in cui natura e cultura si sono fusi in una vicenda millenaria.

  • Bova è la Porta del Parco Nazionale d'Aspromonte, la cui sede si trova proprio qui, nell'ottocentesco Palazzo Tuscano.

  • Bova è Bandiera Arancione del Touring Club per la qualità turistico-ambientale. 

  • Nel 2013 fu uno dei 21 piccoli comuni premiati a Roma come "Gioiello d'Italia", un riconoscimento con l'obiettivo di pubblicizzare il patrimonio culturale, artistico ed ambientale dell'Italia.

  • Nel 2010 Bova ha aderito al progetto culturale promosso dalle "Città del Bio", impegnandosi con azioni concrete alla promozione e allo sviluppo dell'agricoltura biologica come modello eccellente di sostenibilità del territorio.

  • Un Monumento imponente, decisamente curioso per un paese dove la ferrovia non è mai arrivata, è la "Locomotiva a vapore" situata dal 1987 in piazza Ferrovieri d'Italia, costruita nel 1912 nell'acciaieria di Ansaldo Breda.

  • Simbolo della gastronomia agro-pastorale è la "Lestopitta " un tipo di pane che ricorda quello azzimo ebraico, fatta con acqua, farina e sale e fritto nell'olio bollente; si può farcire con i prodotti locali, accompagnata da un buon vino rosso.

  • Il nome Bova, per i greci di Calabria "Vua", significa "Bue" e si riferisce molto probabilmente al primo insediamento risalente al periodo neolitico, rappresentato da gente dedita alla pastorizia.

Citazioni famose

  • Mi cathì o magni glossa / ene i glossa ti jenìa... (trad. "Che non si perda la bella lingua, è la lingua della stirpe..."). Cit. del contadino poeta Bruno Casile, '900.

  • A inoltrarsi appena fra gli speroni dei monti, sulla striscia del torrente, si vede la montagna che nasce tra la valle animarsi della sua vita segreta, e sembra di udir le voci di tutte le sorgenti che scaturiscono da essa. Si rivelano i paesi coi loro fiocchi di fumo, le voci disperse, i suoni intermessi, la voce soprana delle campane... Cit. Corrado Alvaro in "Gente in Aspromonte", 1930.

  • Nido di falchi, culmine d'altezza cui giunge solo il buon camminatore, sogno d'un leggendario costruttore ch'eresse opra di forza e di bellezza, dell'estremo Appennin cingono i monti a te dintorno un cerchio aspro e selvaggio. Tu li sovrasti e per immenso raggio t'affacci, solo, ai liberi orizzonti. Cit. del poeta aspromontano Domenico Napoleone Vitale in "Poesie edite e inedite", 1998.

Apparizioni cinematografiche 

  • Le scene del film "La Lettera" di Luciano Cannito, con l'attrice Vittoria Belvedere e Giovanni Federico, sono state girate in Aspromonte, Bova compresa, nel 2003.

  • Molte scene del film "Aspromonte" (2012) di  Hedy Krissen, con l'attore comico Franco Neri, sono state girate a Bova. 



Cenni Storici
Il borgo di Bova ha origini antichissime, risalenti all'età preistorica. La grande quantità di reperti archeologici rinvenuti nei pressi del Castello risale all'epoca neolitica, sebbene i primi documenti ufficiali risalgano invece agli inizi dell'anno mille, all'arrivo dei Normanni.

Durante le migrazioni dalla Grecia verso l'occidente, tra VIII e VI a.C., Bova divenne una colonia della Magna Grecia, secondo la leggenda fondata da una Regina greca sbarcata lungo la costa ionica.

Nel corso dei secoli successivi, per la sua esposizione vicino Capo Spartivento, verso il mare, subì frequenti incursioni; fu assediata dai Saraceni, dagli Arabi e dai Normanni.

Al periodo laico-normanno seguì il feudalesimo ecclesiastico-svevo e Bova, infeudata dall’Arcivescovo di Reggio, divenne sede vescovile fino all'abolizione della feudalità nel 1806. Seguì inizialmente il rito greco-bizantino, introdotto in Calabria dai monaci basiliani, per poi essere latinizzata nel 1572, quando l'Arcivescovo Giulio Stauriano impose il rito latino. Bova figura tra le ultime diocesi italiane ad essere stata latinizzata

Nel corso del 1600, il potere di Bova si consolidò e a testimoniarlo è il ricco patrimonio architettonico del borgo risalente a quel periodo. Con la latinizzazione si assistette ad una progressiva sparizione della lingua greca, che era considerata la lingua del popolo, della povera gente. Dal punto di vista culturale, però, Bova è rimasta la capitale dell'Isola Ellenofona, quel territorio dell'Area Grecanica costituito dai centri abitati in cui gli anziani parlano ancora il Greco di Calabria, una Minoranza linguistica tutelata dalla Legge n. 482/99 e dalla  L.R. n. 15/03.

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Bova informa:
Pagina gestita dall'Ufficio Turistico del Comune di Bova.

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Orari Tutti i giorni su prenotazione. Email: museolinguagrecocalabra@gmail.com
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