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Caccamo (PA)

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Foto Caccamo (PA)
BENVENUTO A CACCAMO, IL BORGO DELLA SALSICCIA PASQUALORA, PRESIDIO SLOW FOOD!

Caccamo è un borgo siciliano di 7 736 abitanti, che sorge ai piedi del Monte San Calogero, affacciato sulla estesa valle del Lago di Rosamarina, principale risorsa idrica del palermitano. Il suo territorio è talmente esteso - circa 19.000 ettari - da confinare con ben quattordici comuni ... .

Centro storico. Abitato fin da tempi remoti, il primo impianto urbanistico di Caccamo risalirebbe ai Cartaginesi, qui rifugiatisi nel 480 a.C. Più tardi, sono state rinvenute tracce di un insediamento bizantino e tracce della presenza saracena nei nomi di alcuni quartieri e contrade (Rabbato, Inzana e Favara, rispettivamente "sobborgo", "sorgente circondata da mura" e "sorgente"). La vera storia del paese ebbe però inizio con i Normanni, quando venne concesso in feudo, nel 1094, a Goffredo de Sageyo. Di evidente origine normanna è l'incantevole Cattedrale di San Giorgio Martire, che si staglia nella elegante Piazza Duomo. La Piazza è circondata da altri splendidi monumenti, di gusto barocco - la Chiesa dell'Oratorio, il Palazzo del Monte di Pietà e la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio - e nella sua suggestiva cornice ospita ogni anno spettacoli e manifestazioni culturali.

Castello Chiaramonte o Castello di Caccamo. La storia del borgo di Caccamo ruota attorno al Castello Chiaramonte o di Caccamo, il più grande della Sicilia e tra i più maestosi d'Italia. Situato sulla cima di una rupe, in posizione dominante, è accessibile mediante una solenne rampa d'accesso scavata nella roccia. Venne modificato per la prima volta nel 1300 da Manfredi I Chiaramonte e conserva al suo interno la quattrocentesca Ala Prades, composta da una Scuderia e una Sala delle Udienze (nell’Ottocento divenuta Teatro di Corte); l'Ala Chiaramontana con il Corpo di Guardia e la Cappella di Corte; il Cortile delle Carceri, intagliate nella roccia; il Ponte Levatoio; la Corte Centrale e l'Ala Amato. Dal terrazzo occidentale, a strapiombo sulla vallata, potrete godere di un magnifico panorama che abbraccia i territori circostanti, fino alla cima più alta della Sicilia occidentale, la Rocca Basumbra. 

La Castellana di Caccamo. Nello splendido scenario del Castello, è ambientata ogni anno la celebre Castellana di Caccamo, una rievocazione in abiti d'epoca dei personaggi di corte - giullari, scudieri, cavalieri e dame - che si conclude con l'incoronazione della "Castellana", cui vengono affidate simbolicamente le chiavi del castello. Si tratta di uno degli eventi più apprezzati della zona. 

Il Lago Rosamarina o di Caccamo. L'abitato di Caccamo sorge nei pressi del Lago Rosamarina, conosciuto anche come Lago di Caccamo, uno dei più grandi della Sicilia. Frequentatissimo sia da pescatori che da turisti, specialmente in occasione delle gare veliche e di canottaggio estive, è la meta ideale se siete in cerca di relax. Ricoperto dalle acque del Lago è il ponte medievale a schiena d'asino, noto come Ponte Chiaramontano, voluto da Manfredi I di Chiaramonte, Signore di Caccamo nel 1300. Sul Lago potrete ammirare una chiesetta, oggi incorporata al Palazzo Piermattei. 

Caccamo è questo e molto altro ancora...

Curiosità

  • L'etimologia del nome del borgo non è chiara. Secondo alcuni studiosi, il termine Caccamo deriverebbe dal punico-cartaginese "Caccabe" (testa di cavallo, presente nello stemma); altri sostengono derivi dal greco "Kakkabe" (pernice) o "Kakabe" (calderone); altri ancora dal latino "Cacabus" (pentolone), dall'arabo "Kùkum" (vaso, marmitta), dal siciliano “Caccamu” (albero di loto). 

  • Questo territorio fu abitato fin da tempi remoti, come testimonia la presenza qua e là di sepolture a forno dette "grotticelle".

  • Secondo la leggenda, Caccamo sarebbe stata fondata intorno al IV-V secolo a.C. dai Cartaginesi, che a seguito della sconfitta nel 480 a.c. ad Himera, si rifugiarono verso l'interno fondando la città di "Caccabe". Anche lo storico Agostino Inveges chiama Caccamo "la Cartagine di Sicilia", fondando però la propria ipotesi sulle affermazioni dello storico greco Stefano Bizantino, vissuto nel V secolo d.c., secondo il quale in Sicilia era esitita un'antica città chiamata Cartagine.

  • L'economia di Caccamo è basata prevalentemente sull'agricoltura e sulla zootecnica. Oltre ai prodotti della terra come cereali, mandorli e ulivi, di grande rilevanza sono le carni e i prodotti caseari provenienti dagli allevamenti di bovini, caprini e ovini. 

  • Il prodotto tipico di Caccamo è la Salsiccia Pasqualora, un antico salume tradizionale, raccontato da Virgilio nelle Georgiche. Viene prodotta esclusivamente con le parti nobili del maiale, tagliata a punta di coltello o macinata con piatto a fori larghi, e condita con sale, pepe nero e bianco in parte macinati e in parte frantumati, peperoncino rosso frantumato, semi di finocchietto selvatico della riserva naturale orientata del Monte San Calogero. Una volta insaccata, viene fatta stagionare dai 16 ai 20 giorni, e si può mangiare cruda o cotta sulla brace, o ancora come si faceva anticamente: in mezzo alla cenere. Il termine "Pasqualora" deriva dalla tradizione contadina di allevare durante l'anno almeno tre maiali, due dei quali venivano macellati nel periodo pasquale.

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Caccamo informa:
Portale turistico di Caccamo, gestito dal Comune.

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