Furono i Padri Minimi di San Francesco di Paola a costruire chiesa e convento nel 1625 sull’antico argine del Panaro della Lunga. Va ricordato che San Francesco di Paola era compatrono della città di Finale. La Chiesa era anticamente adiacente al convento omonimo dei padri minimi; alla soppressione, da parte del Duca, della confraternita nel 1783, il convento, che ospitava cinque sacerdoti e tre laici, venne abbattuto per dare spazio al nuovo unico cimitero che venne benedetto il 24 ottobre 1784; da questo momento la chiesa di S.Francesco diventa Chiesa del Cimitero.
Della presenza dei Minimi rimangono molte testimonianze, ma quando i Minimi furono soppressi, la chiesa fu spogliata di varie suppellettili come ad esempio il notevole
organo grande opera dei fratelli Fedeli di Ferrara che fu trasportato nel palazzo ducale di Modena.
Quando, negli anni intorno al 1890 il Panaro della Lunga fu tombato, l’entrata ed il piano della chiesa si sono venuti a trovare due metri e mezzo più alti della nuova strada, ottenuta con l’abbattimento degli argini del fiume. La chiesa divenne così inagibile e, la rampa in terra battuta che dava accesso alla chiesa venne sostituita, alla fine degli anni trenta dalla grande scalinata in pietra.
La chiesa si presenta a tre navate.
- La prima cappella di destra è dedicata alla Madonna di S.Luca raffigurata in un piccolo affresco seicentesco proveniente da un portico di una antica casa del centro abbattuta per allargare la piazza maggiore. A completare la cappella un reliquiario di legno intagliato.
- Nella seconda cappella a destra
è presenta un’ ancona in legno intagliato ed un pregevole dipinto opera di un ignoto pittore emiliano del secolo XVII che rappresenta
La Madonna col Bambino nella Gloria Celeste; sul tabernacolo è posto il quadretto raffigurante
San Bellino Vescovo.
- La terza cappella a destra
è sovrastata da una grande tela opera di Carlo Rizzi (Modena 1685-1759), che raffigura
San Gaetano Tiene, la vergine e il Bambino Gesù.
- Nell’Abside dove spicca il monogramma “CHARITAS” dell’ordine dei minimi, si trovano tre grandi tele ad olio del XVIII secolo che riproducono alcuni momenti della vita di S.Francesco di Paola:
San Francesco di Paola che guarisce un bambino
In quella centrale San Francesco di Paola è in preghiera ed alla sua destra sono raffigurati i mulini di sopra;
In quella di sinistra è di fronte al
Re Ferrante di Napoli che gli offre delle monete ma lui le rifiuta e spezzandone una essa sprizza sangue; questo dipinto è stato restaurato nel 1974.
- La terza cappella a sinistra è dedicata a San Giovanni Battista. La tela ovale che ne raffigura il martirio è di scuola bolognese risalente al XVIII secolo.
- Nella seconda cappella a sinistra si trova la statua di San Gaetano da Tiene, eseguita nel 1927 dalla manifattura Graziani di Faenza.
- La prima cappella a sinistra è dedicata a San Francesco d’Assisi, e vi si trova una grande tavola di scuola bolognese del XVI secolo dipinta con l’immagine del Santo. In alto tra le finestre sono presenti degli antichi affreschi che raffigurano varie consorelle appartenenti al secondo e terzo ordine dei minimi; nel grande spazio che circonda la finestra della facciata è, invece rappresentato il miracoloso attraversamento di San Francesco di Paola dello Stretto di Messina.
Indicazioni
Finale Emilia
