La
Chiesa di San Nicolò venne eretta nel 1492, sui resti di un antico Convento Francescano dedicato all'Annunciazione, per devozione del conte Giovanni di Carpegna; venne consacrata successivamente, nel 1610.
L'edificio ospita
opere d'arte di notevole interesse e valore artistico, sebbene dalla sua apparenza sembri essere una chiesa sobria e contenuta. Difatti, l'edificio custodisce
due pale d'altare: una con l'Assunzione della Vergine e Santi e l'altra con la Madonna del Carmine e i Santi Francesco e Giuseppe, quest'ultima attribuita all'artista Antonio Viviani detto Il Sordo. In fondo alla navata di destra troviamo una grande pala d'altare, di Carlo Maratti del 1713, raffigurante l'Annunciazione con il Redentore e i Santi Pietro, Francesco e Bonaventura. Degno di nota è il
quadro con la visione di San Romualdo insieme ai suoi fratelli camaldolesi, donato dalla stessa famiglia dei Conti di Carpegna, che probabilmente è il secondo esemplare autentico del dipinto di Andrea Sacchi del 1640, il cui originale è custodito alla
Pinacoteca Vaticana.
Curiosità
- La chiesa di San Nicolò è tornata alla ribalta durante il 1970 per un fenomeno misterioso che a distanza di anni risulta ancora incomprensibile: dal 1 novembre fino al 1971 si udì il rintocco delle campane ma nessuna campana si muoveva. Il fenomeno attirò curiosi e studiosi, ma nessuno riuscì mai a dare una spiegazione scientifica nè tantomeno la Chiesa riconobbe un "miracolo".