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Santuario di Sant'Antonio di Padova a Roccalumera

Santuari, Chiese e Monumenti
Preferito
Santuario di Sant'Antonio di Padova
Indirizzo
ROCCALUMERA (ME)
Corso Umberto I, 515
IndicazioniIndicazioni
Descrizione
Il Santuario di Sant’Antonio di Padova, gestito dalle suore appartenenti all’ordine delle Cappuccine del Sacro Cuore, fu fondato l’11 marzo 1897 da Madre Veronica Briguglio e dal Venerabile Francesco Maria Di Francia, ed è un luogo di preghiera dedicato al culto di Sant’Antonio.

Situato sul centralissimo Corso Umberto I, rappresenta un centro spirituale e architettonico di grande fascino, dove il visitatore rimane avvolto da un profondo senso di meraviglia e stupore. 

La Chiesa di Sant’Antonio, costruita per volere di Madre Veronica di Gesù Bambino, fu edificata in soli otto anni, tra il 1926 e il 1933, quando si conclusero i lavori realizzati soprattutto grazie alle offerte e alle donazioni di fedeli e benefattori. Fu aperta al culto nel giugno 1930, quando la costruzione non era ancora stata ultimata, e fu proclamata santuario nel dicembre 1982 dall’Arcivescovo di Messina Ignazio Cannavò. 

All’esterno della Chiesa, potrete ammirare il maestoso e raffinato cancello in ferro battuto finemente decorato e l’elegante facciata ad archi a tutto sesto che nella parte superiore presenta lo stemma della Famiglia Cappuccina e l’iscrizione latina, estratta dal libro della Genesi, che recita “vere Dominus est in loco isto” (veramente il Signore è in questo luogo).  

Nella parte inferiore, potrete osservare le quattro grandi finestre ferrate, due su ogni lato, divise da colonne e sovrastate da piccole aperture ovali, che permettono alla luce di entrare e illuminare l’interno. In alto, potrete apprezzare racchiusa tra quattro piccoli balconcini, anch’essi due per ogni lato e separati da colonne, una nicchia dorata decorata a mosaico che custodisce l’altorilievo in marmo di Sant’Antonio con in braccio il Bambino Gesù, che vi fu collocato nel 1931. 

Nell’altorilievo, oltre al Santo col Bambin Gesù, sono raffigurati due bambini che richiamano la preziosa funzione svolta sin dalla fine dell’Ottocento dall’Orfanotrofio femminile costruito di fronte al Santuario, come luogo di ricovero e accoglienza di tantissime orfanelle e bambine povere: un bambino sulla destra, nell’atto di ricevere dalle mani di Sant’Antonio del pane, e una bambina sulla sinistra, intenta a porgere al Santo una piccola lettera in cui espone i propri bisogni. 

All'ingresso del Santuario, vi ritroverete in un ampio esonartece, sormontato da due massicce colonne in marmo e adibito all’accoglienza dei numerosi pellegrini che si riversano nell’edificio nel periodo della festa.  

All’interno della Chiesa, a croce latina con tre navate divise da due file di cinque colonne in stile ionico, potrete ammirare l’incantevole soffitto a cassettoni; il presbiterio con due grandi archi decorati che lo sovrastano e col monumentale altare maggiore a cui si accede da tre gradoni in marmo rosso, circondato da un colonnato semicircolare in stile corinzio; l’ambone in marmo rosso; le sculture marmoree di putti inginocchiati; un rilievo che raffigura il miracolo eucaristico della Mula legato a Sant’Antonio; e un ampio matroneo con piccole colonne corinzie che si erge sulle navate laterali. 

Da contemplare è anche il grande affresco dedicato alla Santissima Trinità, realizzato dal maestro G. Russo nel 1933, che occupa la lunetta per intero, e il pregiato Simulacro di Sant'Antonio, collocato sull' altare monumentale e giunto nel paese nel settembre 1931, che ritrae il Santo secondo i parametri tradizionali dell'iconografia classica, come un giovane frate francescano, dallo sguardo sereno e rassicurante, che regge tra le braccia un piccolo e tenero Bambino Gesù. 

Sulle pareti poste di fronte alle navate laterali, troverete, oltre ad un bellissimo Crocifisso dipinto a mano, gli altari del Sacro Cuore di Gesù e della Vergine Maria Immacolata che rimandano alla fondazione dell’ordine cappuccino: il Sacro cuore, infatti, è inscindibilmente legato ai suoi fondatori, mentre alla Vergine Maria è affidata la Congregazione. 

Sempre lungo le navate laterali, vicino all’entrata del Santuario, potrete vedere le tombe dei fondatori, quella di Francesco Maria di Francia, realizzata in marmo nero con venature gialle e sormontato da un mezzo busto in marmo bianco che ritrae il volto del Venerabile, e quella di Madre Veronica Briguglio, creata dallo scultore Ovidio Sutera e sovrastata da due grandi statue in marmo bianco che raffigurano la fondatrice e una ragazza inginocchiata che ne richiede la materna protezione. 

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