Promossa ed organizzata dalla locale Pro Loco, con il patrocinio del Comune, la
Sagra dei fichi secchi vede protagonista assoluto il frutto simbolo del borgo: il fico
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Col passare degli anni la sagra è diventata una vera e propria fiera dedicata al prodotto agricolo principe dell'agro miglionichese, che ne produce in grande quantità e di tutte le varietà: dai fichi a buccia verde, con polpa rossa o bianca, a quelli con buccia gialla o nera.
Nell'atrio del Castello del Malconsiglio e in piazza Castello vengono allestiti numerosi stand, presso i quali è possibile degustare sia i fichi freschi che quelli secchi, oltre a numerosi prodotti dell'enogastronomia locale e, più in generale, lucana.
Il fico vanta notevoli proprietà digestive e nutritive poiché ricco di zuccheri, vitamine e sali minerali. Una volta maturo, viene messo ad essiccare al sole sui cosiddetti "cannjìzz" - vassoi di canne - per poi essere infornati per circa due ore a bassa temperatura per dargli un colorito bruno.
Una variante molto gustosa è quella ripiena: i fichi secchi, tagliati a metà, vengono farciti con una mandorla tostata, semi di finocchietto selvatico e scorzette di limone.
Dalla cottura dei fichi freschi, poi, si ricava il vincotto, uno sciroppo denso e scuro, usato per condire i dolci in special modo durante il periodo natalizio. Si tratta di una sorta di miele naturale altamente nutritivo e perfino afrodisiaco.
Insomma, se un famoso proverbio italiano recita “Non vali un fico secco”, questa sagra vi farà abbattere questo pregiudizio sul fico, che presenta decisamente innumerevoli virtù.
Curiosità
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I fichi secchi sono ritenuti per tradizione il “dolce dei poveri”.
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Dal 2019 la sagra si vanta di un titolo importante, insieme a solo altre tre sagre lucane, quello di "Sagra di qualità", inserita in un albo nazionale stilato da UNPLI (l'Unione nazionale delle Pro Loco d'Italia).
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Per questa passione per il fico, Miglionico è definito il paese dei “pappaculumbriedd” (ghiottoni di fichi).
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