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Auletta (SA)

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Foto Auletta (SA)
BENVENUTI AD AULETTA, IL BORGO DELL'OLIO DI OLIVA DOP E DEL CARCIOFO BIANCO DEL TANAGRO!

Auletta è un borgo campano di circa 2.500 abitanti, che sorge su di un colle affacciato sulla sponda destra del fiume Tanagro, tra il Vallo di Diano e la confluenza con il fiume Bianco. Il borgo rientra nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ... .

Il fascino del centro storico di Auletta ha ammaliato numerosi architetti. Sebbene il grave terremoto dell'Ottanta lo abbia parzialmente distrutto, al borgo è stata in gran parte restituita la bellezza di un tempo. Tre porte consentivano l'accesso al paese - Porta del Fiume, Porta del Castello e Porta Rivellino -, delle quali si consiglia Porta Rivellino, che ben rappresenta la vita feudataria di un tempo, con la cinta muraria che va dal Castello fino all'originario centro abitato. Dalle porte si diramano varie splendide piazze, come Piazza Raffaele Giallorenzo, dedicata ad un partigiano caduto durante il Secondo Conflitto Mondiale; Piazza Santi Quaranta, dalla quale una serie di strette viuzze e scalette consentono di attraversare il centro storico in lungo e in largo; Piazza Campitello, con il Castello e la Chiesa di San Giovanni; Piazza Mari, dove c'è l'abitazione della famiglia Mari che ospitò Giuseppe Garibaldi durante il suo viaggio verso Napoli. Numerosi anche i Palazzi gentilizi che si possono ammirare, appartenuti alle famiglie nobili Carusi, De Maffutis, D'Amato, Mari, Fallace, Caggiano. Nella parte bassa del centro storico, detta "Rupe", è stato realizzato un "Parco a Ruderi", un interessante progetto che mira al recupero della parte più antica dell'abitato, distrutta col terremoto dell'Ottanta, attraverso un percorso della memoria contadina, che prevede il recupero di un antico forno e di vari spazi destinati a piccole locande in cui sostare. Nel Parco è prevista anche la realizzazione di un Albergo diffuso con circa 10 Suites che agevoleranno un ecotour dei Musei Integrati dell'Ambiente, cui la Fondazione Mida ambisce per un modello di sviluppo locale dalla elevata offerta culturale, che altre realtà territoriali stanno già prendendo ad esempio.

Nel territorio di Auletta ricadono le Grotte di Pertosa-Auletta dette Grotte dell'Angelo, che si estendono per circa 3.000 metri nei Monti Alburni. Si tratta di uno dei geositi più importanti del Geoparco "Cilento", avente due preziose peculiarità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; sono le uniche in Europa a custodire i resti di un villaggio palafitticolo del II millennio a.C. La visita viene condotta con elevati standard di sicurezza, accompagnati da guide esperte che vi faranno scoprire in barca tutti i segreti delle caverne ed anfratti scavati dalla natura nel corso di milioni di anni. Visiterete la Sala del Paradiso con la sua cascata, e la Grande Sala alta ben 24 metri, con le Spugne e il Braccio delle Meraviglie.  Un'esperienza sensoriale assolutamente da non perdere.

Ad Auletta si produce un pregiato olio extravergine d'oliva DOP, ma il prodotto di nicchia che ha conquistato chef e gourmet per le sue caratteristiche organolettiche e la sua versatilità è il Carciofo bianco del Tanagro. Storicamente coltivato nella Valle del Tanagro dai Comuni di Auletta, Caggiano, Pertosa e Salvitelle, viene celebrato ogni anno durante il Festival del Carciofo Bianco del Tanagro, 4 giornate di full immersion, all'insegna della scoperta di questo caratteristico ortaggio. Per favorire la sua produzione e promuoverne il consumo, nel 2018 è nata una Rete di 11 Produttori del Carciofo Bianco del Tanagro, impegnati in un'agricoltura etica e attenta all'ecosistema; Rete che ha subito ottenuto il Marchio di qualità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Questo ortaggio, simbolo di riscatto per un territorio che è riuscito a salvarne la produzione grazie a piccoli orti familiari privati, presenta caratteristiche uniche, che lo rendono particolarmente gustoso anche crudo: di colore verde chiaro, è privo di spine, tenerissimo e dal sapore dolce. Nella Valle del Tanagro, dal clima ideale per la sua coltivazione, ogni anno - da metà aprile a metà maggio - i soci si impegnano in prima persona ad accogliere in campo coloro che desiderano sapere tutto su questo prodotto di nicchia.

Auletta dal 1131 e il paese dell'Olio d'Oliva e dell'Ospitalità...

Curiosità

  • Il borgo di Auletta è noto fin dal 1131 come "paese dell'olio e dell'ospitalità".

  • Esistono diverse varietà di Carciofo Bianco, aventi tutte una caratteristica comune: quella di essere benefico per l'organismo. In particolar modo la cinarina, protegge il fegato, riduce il colesterolo nel sangue e aiuta l'intestino pigro. Non meno interessante è il fatto che contiene poche calorie, dunque ideale per le diete: soltanto 22 per 100 grammi di prodotto.

  • Il Libro Ricettario "A Tavola col Guerriero", il cui titolo è ispirato all'Ode al carciofo di Pablo Neruda, è dedicato al carciofo bianco del Tanagro ed è stato fortememente voluto dalla Pro Loco di Auletta. A scriverlo, la giornalista enogastronomica Antonella Petitti che in 150 pagine, racconta 22 artigiani del gusto tra chef, pizzaioli, pasticceri e gelatieri, oltre a reagalare 40 ricette e le schede di tutti i carciofi campani. Un lavoro corale, che ha coinvolto numerosi esperti del settore, chef, agricoltori e produttori locali.

  • Il Parco a Ruderi di Auletta è stato preso come esempio di progettazione architettonica e di rilevazione dei borghi colpiti dal sisma, nell'ambito della Mostra Collaterale della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Auletta è stato scelto insieme ad altri 4 luoghi-simbolo del terremoto: Venzone (UD), San Felice Sul Panaro (MO), Amatrice (RI) e Civita di Bagnoregio (VT). Ciascuno dei Comuni ha mostrato in che modo ha affrontato le drammatiche conseguenze del terremoto.

  • In località Difesa si possono ammirare i resti di un ponte romano costruito quando l'abitato di Auletta si spostò dalla sponda sinistra a quella destra del fiume Tanagro, a beneficio della viabilità.

  • Il Conte Fabrizio Gesualdo ha ospitato Carlo V per oltre 15 giorni, presso la sala del Castello di Auletta da allora nota come "Sala di Carlo V".

  • L'Associazione Liberiamoci ha dato vita ad un giornalino mensile locale intitolato "Il Grillo Parlante", che dà voce ai giovani di Auletta, nel raccontare le storie quotidiane, quelle passate e gli avvenimenti importanti. Il giornalino viene distribuito ogni mese nelle attività commerciali di Auletta, e distribuito la domenica mattina durante il mercato. 

  • La Cappella di San Donato da Ripacandida, sita in Contrada Scaffa, fu costruita nel 1963 come simbolo della riconoscenza degli aulettesi verso il Santo Patrono, che li ha protetti durante la seconda guerra mondiale.

  • Gerardo D'Amato è stato un poeta umanista di Auletta, che ha saputo comunicare il suo sapere ai giovani che frequentavano il suo studio.



Cenni Storici
Sull'etimonologia del toponimo del borgo sono state avanzate varie ipotesi. La prima legherebbe il nome ad Auleto, compagno di Enea, che secondo la leggenda dopo il naufragio si riposò a Palinuro e si spinse poi in località "Tempa di Donna Rosa" dove diede luogo al primo insediamento urbano. Una seconda ipotesi farebbe invece derivare il nome da un "fitonimo": Olibola , Olivola, Olecte e in ultimo Olida, come cita un documento del 1129, data la presenza di molti ulivi. Secondo la terza ipotesi, la più accreditata, il nome Auletta sarebbe da ricondurre aill'immagine dei pastori suonatori di flauto "auletes" che nel periodo greco erano numerosi lungo i contrafforti degli Alburni. 

Durante l'epoca romana, l'abitato si spostò dalla sponda sinistra a quella destra del fiume Tanagro, a beneficio della viabilità, grazie alla realizzazione di un ponte il località Difesa, che consentì di salire a Nord, lungo un pendio più dolce del monte Serra San Giacomo. Qui, lungo la Via Annia, iniziarono a sorgere le ville romane e i nuovi insediamenti, in seguito alla divisione delle terre donate a coloro che avevano preso parte alla conquista del territorio occupato dai Lucani. Auletta in questo periodo è già "pagus" Volcei (di Buccino).

Durante il periodo longobardo, Auletta si sposta su uno sperone roccioso che si apre a Sud-Est sul Tanagro. Sotto i Nomanni, poi, si estende attorno al Castello e alla Chiesa di Sant'Andrea, fuori le mura. Il borgo è protetto da una cinta muraria, avente 3 porte di accesso, dalle quali si diramano le vie principali del borgo: la "Porta del Castello" (nord); la "Porta del Fiume" (sud); la "Porta del Rivellino" (ovest). 

Simbolo del potere politico, il Castello appartenne a Berengario, a Guglielmo di Principato, al figlio Robeto, a Costanza d'Altavilla, e infine a Mattia Gesualdo e alla sua famiglia che tenne il feudo dal 1320 a tutto il 1500, la presenza più lunga della storia della feudalità. Carlo V fu ospite per oltre 15 giorni del Conte Fabrizio Gesualdo, della moglie Sveva Caracciolo e del figlio Luigi IV. Per l'occasione, il Conte fece stendere un tappeto rosso lungo il tragitto, dalla porta del paese a Nord fino alla stanza del castello nota da allora come "Sala di Carlo V ".

La nobiltà del luogo e la Chiesa non fecero mancare il proprio sostegno economico e religioso al Re e alla popolazione. Dai nobili Cappelli, ai Rota, ai Pantuliano, ai Parrella, ai Carusi, ai Soldoeri, agli Abbondati, ai Ferra. Tra i religiosi, gli Scaccuto, gli Abbondati, i Ferra e i chierici e monaci del convento di San Francesco della Scarpa (vecchio convento di S. Andrea dei padri benedettini). 

L'estinzione del ramo dei Gesualdo avviene quando nel 1615, Isabella sposò il duca di Zagarolo Nicolò Ludovisi, che divenne così il nuovo signore di Auletta. Seguirono poi i Vitilio e i Di Gennaro.

Dal 1897 al 1943, il Castello viene occupato dal marchese Giovanni Castrista Scanderberg e dai suoi successori. Oggi è di proprietà di Idolo Maioli Scanderberg.

Durante il Risorgimento, Auletta è stato anche protagonista, prendendo parte agli avvenimenti. Il 5 settembre del 1860, infatti, Garibaldi si recò ad Auletta, ospitato presso il Palazzo della famiglia Mari, cui si unì un piccolo equipaggio di uomini locali. 

A pochissimi mesi dall'Unità d'Italia, vi fu una "Contro Rivoluzione" che durò ben tre anni provocando numerosi morti, oltre duecento.

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Auletta informa:
  

Portale turistico di Auletta, gestito dal Comune in collaborazione con la Pro Loco.

Si ringraziano Carlo Cavaliere e Giancarlo Vitolo per il materiale fotografico.

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