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BENVENUTO A CASAMASSIMA, IL "PAESE AZZURRO" D'ITALIA!
Casamassima è un borgo di 19.786 abitanti,situato al centro della Puglia nel territorio delle Murge, l'esteso altopiano carsico di origine tettonica situato tra Puglia centrale e Basilicata nordorientale ....
Il borgo spicca per i suoi colori fiabeschi ed è celebre per essere il "Paese Azzurro" della Puglia. A coniare questo appellativo fu il celebre pittore milanese Vittorio Viviani, che negli anni Sessanta rimase estasiato dalle abitazioni celesti del centro storico e decise di immortalare questi scorci in alcuni suoi dipinti. Uno, in particolare, lo intitolò appunto "Paese Azzurro". Al borgo antico si accede attraversando la stupenda Porta dell’orologio, risalente al 1841. All'interno, sono numerose le abitazioni che ancora conservano questo colore, che fino ad oggi si era ritenuto fosse stato scelto nel 1600 per igienizzare il paese e scongiurare l'arrivo della peste con l'azzurro del velo della Madonna di Costantinopoli. Un recente studio dell'architetta Marilina Pagliara riconduce invece la scelta della colorazione delle mura ad una piccola comunità ebraica che trovò rifugio tra le mura dell’antico borgo; un'ipotesi che legherebbe Casamassima alle altre città blu del mondo: Jodhpur in India, Safad in Israele e Chefchaouen in Marocco. Al borgo antico è dedicata anche una profumatissima manifestazione, una vera e propria esplosione di colori: "Il Balcone Fiorito".
Se si è amanti della natura e delle specie animali, nel borgo di Casamassima potrete conoscere da vicino il magnifico Falco Grillaio, una specie che ritorna nel paese a marzo, per riprodursi e ripartire per il sud dell’Africa in agosto-settembre, compiendo un affascinante viaggio di migliaia di chilometri. Il Grillaio a Casamassima è solito nidificare sul tetto e sul campanile del Monastero di Santa Chiara, il più imponente ed importante edificio del borgo. Ma non solo: indossa un abbigliamento comodo e immergiti nell'area naturale boschiva di "Marcedd", l'area verde più vasta del paese, ricca di percorsi naturalistici e cicloturistici, che in origine era il letto di un fiume. Il Bosco di Marcedd rientra in un progetto per la realizzazione di una Riserva Naturale Regionale.
Se si è in cerca di svago, numerosi eventi e manifestazioni animano il borgo tutto l'anno. Tra i più caratteristici vi è senza dubbio "La Pentolaccia", una manifestazione che ha luogo la prima domenica di Quaresima in occasione del Carnevale, e che rievoca un antico rito delle famiglie: riempire una pentola di terracotta di fichi secchi, taralli e ceci abbrustoliti, che una persona bendata doveva cercare di rompere con un bastone. Un rito che dagli anni Sessanta viene organizzato pubblicamente, insieme alle sfilate dei carri allegorici. Tra i più suggestivi vi sono invece la festa patronale in onore di San Rocco"vestito d'oro"; la commemorazione storica della restituzione del Borgo alla famiglia Casamassima da parte di Corrado IV, con oltre 400 figuranti che partecipano al “Corteo storico Corrado IV di Svevia”; e il Presepe Vivente, organizzato durante il periodo natalizio nel turchese borgo antico.
Il borgo di Casamassima è questo e molto altro ancora...
Curiosità
All'interno del borgo diversi studiosi hanno trovato tracce di massonerie e carbonerie tra le più antiche d'Italia.
Nel 2015 la RAI ha girato quasi interamente la fiction dedicata a Pietro Mennea nel borgo di Casamassima, spacciandolo per la città di Barletta. Il motivo è presto spiegato: il borgo casamassimese ha mantenuto nel tempo l'autenticità e le caratteristiche storiche tipiche dei centri pugliesi.
Dal 2019 è gemellata con il comune di Chefchaouen in Marocco, il più famoso paese azzurro al mondo.
Nel 2012, "La Pentolaccia" di Casamassima ha ricevuto la Medaglia dell'Alto Patronato dalla Presidenza della Repubblica, e dal 2016 fa parte dei Carnevali Storici d’Italia.
Citazioni famose
Nel film "La banda degli onesti" (1956), Totò - nel ruolo di Antonio Buonocore, il portiere del palazzo - cita in un cameo la città di Casamassima, quando nel riporre le buste della posta nelle cassette dei condomini dice tra sé e sé: "Casamassima... Altobelli". Si sa infatti che Renato Altobelli, proiezionista di un cinema a Bari, affermatosi più tardi come fotografo del borgo di Casamassima, era un grande amico di Totò, il quale decise di citarlo alla sua originale maniera. Cit. Totò, film La banda degli onesti, 1956
Apparizioni cinematografiche
Nel borgo sono stati girati due film: Il segno di zorro (1963) diretto da Mario Caiano e Ricchi di Fantasia (2018) diretto da Francesco Micciché; il cortometraggio Uerra (2009) di Paolo Sassanelli,premiato come "miglior cortometraggio internazionale"; due fiction Rai: Pietro Mennea - La freccia del Sud (2015) di Ricky Tognazzi e Liberi di scegliere (2018) di Giacomo Campiotti; la serie web Latrin Lover (2019) di Piero Bagnardi.
Cenni Storici Alcuni studiosi attribuiscono la fondazione di Casamassima a un generale romano della famiglia dei Massimi durante il periodo delle guerre tarantine. Altri studiosi, invece, sostengono che il borgo fosse un villaggio popolato da abitanti provenienti dagli antichissimi casali di Tominia e di Casal Antico, in seguito distrutti.
Il primo documento in cui si parla di Casamassima è il Codice Diplomatico Barese del 962 d.C., durante la dominazione di Bisanzio, a dimostrazione dell'esistenza di una comunità organizzata sotto il profilo religioso e legale, secondo gli usi e i costumi dei Longobardi.
Le prime testimonianze delle vicende storiche del feudo risalgono al 1179, sotto i Normanni. Il primo feudatario normanno fu Guido da Venosa. Secondo il Beatillo, autore di una "Storia di Bari", nel 1195 il nucleo abitativo di Casamassima fu concesso alla famiglia Massimi dall'imperatore Enrico VI di Svevia, con l'obbligo per la famiglia di cambiare il proprio cognome in Casamassima.
Fu l'imperatore Federico Il a togliere il feudo ai Casamassima il feudo, per farlo restituire ai legittimi proprietari dall'imperatore Corrado IV di Svevia nel 1252.
Nel 1348 le truppe ungheresi, comandate da Filippo di Sulz, saccheggiarono Casamassima per punire la regina Giovanna I d'Angiò, accusata di aver ucciso il marito Andrea, fratello di Luigi Re d'Ungheria.
Casamassima, che apparteneva al Contado di Conversano, fu portata in dote nel 1455 da Antonio Acquaviva, figlio di Giosia duca d'Atri, che sposò la figlia del principe Orsini di Taranto, Caterina Orsini Del Balzo.
Per molti secoli Casamassima era stata alla mercé di vari feudatari che spadroneggiavano nelle contrade, tra cui i Brienne, i D'Enghien, i Lussemburgo, gli Orsini. Finalmente passò agli Acquaviva quando questi diventarono Acquaviva d'Aragona grazie ai servizi da loro prestati ai monarchi aragonesi. Nel 1608 fu comprata da Michele Vaaz, conte di Mola, che fondò il Casale di San Michele nella zona dove sorge il castello del Centurione.
Dai Vaaz passò ai De Ponte di Napoli, imparentati negli ultimi tempi, attraverso l'ultima feudataria di tale nome, Maria Giuseppa De Ponte, con Nicola Caracciolo di Vietri di Potenza, e da questi tenuta fino agli inizi dell'Ottocento quando, nel 1806, Giuseppe Bonaparte, re di Napoli, abolì la feudalità in tutto il Reame.
Dall'inizio del secolo XX la popolazione è cresciuta notevolmente procedendo a un ricambio nella vita amministrativa e sociale.