Cocconato (AT)

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BENVENUTO NEL BORGO DI COCCONATO, "LA RIVIERA DEL MONFERRATO"!

Cocconato è un borgo piemontese di circa 1.425 abitanti, che sorge su uno dei colli più alti del Basso Monferrato, in un lussureggiante contesto naturalistico dai magnifici paesaggi che spaziano fino alle vette alpine. Cocconato è iscritto al Club de "I Borghi più Belli d'Italia" ... .

Partendo da Piazza Cavour, dove si affacciano antichi negozi alimentari, caffè e ristoranti, si risale verso il borgo antico percorrendo la storica via Roma, oltrepassata la quale una strada acciottolata che prosegue inerpicandosi vi condurrà alla imponente Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Consolazione. Edificata nel 1689 in sostituzione della decadente Chiesa del Castello, custodisce al suo interno una magnifica pala del Settecento del pittore valsesiano Vitaliano Grassi, raffigurante la Madonna della Consolazione con i Santi Fausto e Felice: è la più antica rappresentazione iconografica del borgo, nella quale potrete notare la Torre del Castello dei Conti Radicati, il Convento degli Agostiniani e la Chiesa stessa. Sotto l'altare maggiore, all'interno di un'urna in legno scolpito del Seicento, sono custodite le reliquie dei Santi Fausto e Felice, Patroni del borgo.

Simbolo del borgo e della sua storia è la Torre del Castello dei Conti Radicati, oggi Villa privata. Edificata assieme al maniero andato distrutto nel 1556, è stata nell'Ottocento la stazione per il telegrafo ottico Chappe, voluto da Napoleone per collegare Parigi a Milano e Venezia. Dalla sommità della collina su cui sorge, nelle giornate più limpide potrete godere di un panorama mozzafiato sulle Alpi e sull'Appennino Ligure e, con un buon binocolo, potreste riuscire ad intravedere addirittura la città di Milano, distante un centinaio di chilometri.

Ogni anno a Settembre, nella splendida cornice di Piazza Cavour, si svolge il famoso Palio degli Asini, un'antica manifestazione ideata nel 1970 dai Conti Radicati. L'evento rievoca gli avvenimenti storici del borgo tra 1200 e 1400, con personaggi che indossano abiti che riproducono fedelmente quelli dell'epoca. La festa ha inizio il sabato precedente il Palio, quando l'antica Via Maestra - Via Roma - ospita una suggestiva Fiera Medioevale, con scene di vita del tempo in cui l'attenzione ai dettagli è particolarmente curata da trasportare il visitatore proprio nell'atmosfera dell'epoca. Dopo l'investitura del Capitano del Palio, arbitro dei borghi cocconatesi che si sfideranno, tutto è pronto per l'avvincente Palio degli Asini della domenica, assolutamente da non perdere soprattutto per la sua peculiarità: i ciuchini non vengono cavalcati, ma incitati dai corridori del borgo di appartenenza!

Il borgo di Cocconato è questo e molto altro ancora...

Curiosità

Grazie al clima favorevole del borgo, testimoniato dalla presenza dell'ulivo, delle palme e di numerosi fiori, Cocconato è noto come "la Riviera del Monferrato".
Piazza Cavour viene chiamata ancora oggi dai Cocconatesi "Ponte", in memoria del luogo in cui sorgeva un tempo il ponte levatoio del Castello dei Conti Radicati.
Fra i vari negozi del borgo antico, merita una visita la settecentesca Farmacia, che conserva al suo interno l'arredo originario, antichi vasi e strumenti.
Nel mese di Settembre, a Cocconato "è sempre festa": si inizia con il primo weekend dedicato al vino e all'enogastronomia, seguito dalla Festa del Paese, la Cena Medievale, il Mercatino Medievale ed il Palio degli Asini a chiusura.
Piazza Statuto era il cuore della Cocconato dei primi del Novecento, con negozi, botteghe artigiane e caffè, oltre a una banca.

Apparizioni cinematografiche

Il film "Il Soldato Jonny" è stato interamente ambientato a Cocconato, presso la vecchia ferrovia del borgo.

Cenni Storici
L'etimologia del toponimo del borgo deriva dal termine latino "cum conatu" che indica lo sforzo necessario per raggiungere la collina su cui sorge Cocconato.

Testimonianze della presenza romana sono evidenti nell'abitato di Marcellina.

La storia di Cocconato è fortemente legata ai Conti Radicati, che infeudarono il territorio nel X secolo, rendendolo uno stato autonomo grazie alle loro astute alleanze. Della casata sono due i Conti rimasti nella storia: Annibale, detto di Coconat o Coconas, che scappò a Parigi nel Cinquecento al servizio dei re di Francia, ed Alberto, scrittore politico che, per la sua fede protestante e democratica, scelse l'esilio volontario e non fu più riammesso in patria.

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