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BENVENUTO A COLLECORVINO, IL BORGO DELL’OLIO E DEL VINO!
Collecorvino è un borgo abruzzese della provincia di Pescara, che conta circa 5.985 abitanti. Sorge a 253 metri s.l.m .... su una collina situata nell’area Vestina, la zona abitata anticamente dal popolo italico dei Vestini delimitata dal fiume Pescara e dalla catena montuosa del Gran Sasso, e comprende nove frazioni.
Circondato dalla Valle del Tavo e incastonato tra le montagne e le verdi colline, il borgo offre ai suoi visitatori un incantevole panorama che abbraccia il mare in lontananza, i monti della Maiella e del Morrone e il suggestivo Parco Fluviale alimentato dalle acque dei fiumi Tavo e Fino, che nascono dal Gran Sasso e attraversano il territorio, creando un ambiente paesaggistico particolarmente apprezzato dagli amanti della natura. Potrete rilassarvi a contemplare questo suggestivo scenario dalla panchina del Belvedere, aspettando il tramonto.
Fondato presumibilmente prima dell’anno Mille, Collecorvino si presenta oggi come un borgo dall’antico fascino medievale, con una fitta rete di stradine e vicoli a chiocciola, lastricati in mattoni, che si dirama dalla piazza principale e collega le case e gli edifici del centro storico.
Nella parte più alta del borgo svetta l'antico Castello,edificato nel IX secolo probabilmente dal longobardo Corbino di Alderamo e più volte trasformato, di cui oggi potrete osservare la torre di osservazione originaria che si conserva in buone condizioni, l’impianto tipico delle corti medievali ancora pienamente visibile ed alcune stanze e saloni.
Meritano sicuramente una visita i luoghi sacri di Collecorvino, in particolare la maestosa Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, fondata dai monaci di San Clemente di Casauria nel corso del IX secolo e ricostruita nel Settecento in stile tardo-barocco, che custodisce diverse opere d’arte – tra cui tele, statue e quattro medaglioni raffiguranti i quattro Evangelisti e le quattro Virtù Cardinali – e la Chiesa di San Rocco, edificata nell’Ottocento in stile neoclassico, nella quale rimarrete incantati dalla splendida pavimentazione in marmo e dalle volte riccamente decorate, con stucchi e modanature.
Nella frazione di Santa Lucia, potrete recarvi in visita alla Chiesa barocca dedicata a Santa Lucia Vergine e Martire, risalente al Cinquecento, abbellita da magnifici intonaci di colore azzurro, crema e rosso scuro, e impreziosita da vetrate policrome, tra cui quella che ritrae la Santa. Nelle immediate vicinanze troverete una fontana considerata miracolosa, meta ogni prima domenica di maggio di numerosi fedeli che vi si recano per cospargersi con la sua acqua prodigiosa, invocando la protezione della Santa.
Poco fuori dal centro potrete vedere l’antico Convento di San Patrignano, fondato dai Benedettini nel corso del IX secolo, trasformato dai Francescani nel corso del Seicento e poi abitato dagli Agostiniani fino alla metà del Settecento, che custodisce una speciale pianta del benessere nel pozzo del chiostro.
Tra gli edifici storici del borgo, troverete il prestigioso Palazzo Cicoria, costruito all’inizio del Novecento dalla famiglia da cui prende il nome, che è circondato da un incantevole giardino con alberi ad alto fusto, oggi di proprietà del Comune di Collecorvino.
Il borgo di Collecorvino è questo e molto altro ancora...
Curiosità
La denominazione del borgo deriva secondo alcuni studiosi da “res Corbini”, che significa letteralmente “possesso di Corbino”, dal nome del suo fondatore, Corbino Longobardo, figlio di Alderamo, che, secondo quanto riportato nel Chronicon Casauriense, si stabilì nel territorio nella prima metà del IX secolo, su un colle ad est di Loreto Aprutino (PE), e lo fortificò. Secondo altri invece il borgo deve il suo nome al fatto che il colle su cui sorge fosse abitato da un gran numero di corvi. Certo è che inizialmente era noto come Colle di Corbino, poi diventato Collecorvino.
Tra i piatti tipici di Collecorvino vi sono il famoso "pipindune e ove", ovvero uova strapazzate e peperoni fritti, i maccheroni della "tresca" con sugo di papera, e gli arrosticini di carne di pecora - tradizione di tutto l'Abruzzo - preparati dai pastori nella zona collinare pescarese e chiamati in dialetto locale rruštèllə.
Collecorvino ha un'economia prevalentemente agricola, e i suoi prodotti ortofrutticoli sono molto richiesti nel nord Europa, in particolar modo gli spinaci. Ma il borgo è noto soprattutto per i suoi vigneti autoctoni dai quali si ottiene un ottimo vino, e per gli ulivi dai quali si ricava l'olio extravergine d'oliva Aprutino Pescarese DOP. L'ovicoltura nel pescarese risale a tempi antichissimi, come attestano alcune fonti storiche di epoca romana così come le novelle del D’Annunzio.
Il monumento ai caduti del borgo è sormontato da un piccolo angelo del 1921, che è una riproduzione fedele dell'angelo dell'Altare della Patria a Roma.
La farmacia comunale sorge nella vecchia casa del podestà ed è un autentico gioiellino da vedere.
Nel borgo hanno vissuto diversi personaggi storici, noti per il loro attivismo, come Francesco Cicoria, patriota militante nella Carboneria durante il regno borbonico e per questo perseguitato dagli oppositori dell’Unità d’Italia. Altri nomi illustri furono quelli delle famiglie Pizzoli, De Magistris, Serafini, Prosperi e Gentile, e quelli dei grandi proprietari terrieri Flaiano, Casamarte, Carracciolo e De Meis.