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Guardistallo (PI)

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Foto Guardistallo (PI)
BENVENUTO A GUARDISTALLO, IL BORGO CHE SI VOLTO' VERSO IL MARE, DEFINITO UN TEMPO "LA PICCOLA PARIGI"!

Guardistallo è un borgo toscano di circa 1.200 abitanti, che sorge su un'altura a 300 m s.l.m., tra l'azzurro del Mar Tirreno e il verde delle colline della Val di Cecina, nell'entroterra della Costa Etrusca ... . Il suo abitato si espande nelle località di Casino di Terra e Valserena.

Il piccolo borgo di Guardistallo è il luogo ideale dove trascorrere una vacanza rilassante tra le dolci colline e il mare. Il territorio prevalentemente collinare della Val di Cecina è una delle zone più incontaminate della Toscana, che offre paesaggi altamente suggestivi. In compagnia di guide esperte del territorio, potrete fare interessanti passeggiate da Guardistallo verso il mare. Percorrendo la via delle Cerretelle, giungerete al botro di Vallicresci, e ammirerete uno dei valloni profondi che circondano l'abitato del borgo, dove un tempo scorrevano torrenti che azionavano i mulini. Proseguendo arriverete al villaggio di Casagiustri, frazione di Montescudaio, dove potrete sostare presso una Tenuta poco distante dalla strada, e degustare gli ottimi vini del territorio prima di rientrare a Guardistallo.

Il centro storico di Guardistallo ha origini medioevali di cui ancora oggi conserva deliziosi angoli, sebbene il disastroso terremoto del 1846, che colpì in particolar modo il borgo, abbia trasformato l'impianto urbanistico così come oggi si presenta. Dopo il sisma, Guardistallo visse una fase di intensa ricostruzione nonché di ampliamento, che vide il borgo rivolgersi verso la costa, che non faceva più paura come un tempo. Fu eretta una nuova Chiesa rivolta verso il mare, la Chiesa dei Santi Lorenzo e Agata (1870), patroni del borgo; nel 1870 i Marchionneschi, una delle famiglie più importanti della zona, edificarono la loro splendida residenza, Villa Elena (oggi Residence); e a distanza di qualche anno nacque un grazioso Teatro, che fu intitolato a Virgilio Marchionneschi, meritevole di aver contribuito a quasi la metà delle spese necessarie per la realizzazione. E' in questo periodo che, per l'agiatezza e l'eleganza degli abitanti definiti "Calze lunghe", Guardistallo fu definita "la piccola Parigi".

Interessante è la frazione Casino di Terra, divisa tra il comune di Guardistallo e quello di Montecatini Val di Cecina, che il regista Paolo Virzì ha scelto come ambientazione per il suo film "Baci e abbracci" nel 1999. Il piccolo centro abitato sorge lungo la strada che collega Cecina con Volterra, nei pressi di una storica fattoria oggi adibita a ristorante. Numerose le testimonianze della presenza etrusca rinvenute nel territorio di Casino di Terra, tra le quali una tomba a thòlos del VI secolo a.C., ricostruita e oggi visibile nel cortile degli uffici del Comune di Cecina; altri reperti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze. In questa area, vi era un tempo una stazione ferroviaria adibita nel 1870 soprattutto al trasporto di lignite e dei calcedoni delle cave di Monterufoli, che fu chiusa definitivamente nel 1930 in seguito alla piena del fiume Cecina che causò la distruzione del ponte ferroviario. Oggi si prevede la realizzazione di un giardino botanico mediterraneo, dove molte famiglie e visitatori potranno trascorrere momenti piacevoli. 

Il borgo di Guardistallo è questo e molto altro ancora...

Curiosità

  • Agli inizi del Novecento sono state rinvenute tombe del Neolitico (3000-2000 a.C.), contenenti principalmente armi (asce, pugnali di rame, punte di freccia), a conferma che il territorio era già abitato nella preistoria. I reperti sono conservati presso il Museo Guarnacci di Volterra.

  • Guardistallo è noto come il borgo dei mille presepi, poichè nel periodo natalizio gli abitanti e gli alunni delle scuole sono soliti allestire numerosi presepi nel borgo antico. 

  • Da non perdere il Monastero di Valserena, gestito da una comunità di monache contemplative, dove potrete acquistare prodotti realizzati artigianalmente dalle monache, quali creme, profumi, saponette, ma soprattutto ottimi liquori come il nocino, l'amaro al luppolo e l'estratto di eucalipto. 

  • Nel borgo di Guardistallo si produce un ottimo olio extravergine d'oliva IGP, cui è dedicata in primavera la Sagra della Crogiantina.

  • Il Teatro Marchionneschi, inaugurato nel 1883, fu trasformato in cinema negli anni '30 e chiuso per inagibilità nel 1962. Più tardi il Comune ha deciso di acquistarlo e restaurarlo, per riaprirlo al pubblico nel 1990. Oggi conta 180 posti e vanta un'eccellente acustica. Oltre alle numerose iniziative messe in atto nel periodo estivo, e agli spettacoli di prosa di alto livello durante la stagione invernale, il teatro ospita tutto l'anno, i cosiddetti "artisti in residenza", ovvero compagnie che scelgono la meravigliosa cornice del borgo, caratterizzato dalla quiete, per preparare i propri spettacoli.

  • Negli ultimi anni si è visto emergere un gruppetto di simpatici attori Guardistallini, dedicatosi con passione all'arte istrionica, che ha riscosso un consenso tale da convincere gli attori a costituire la "Compagnia del teatro stabile di Guardistallo".

  • Recentemente, un Guardistallino ha ritrovato nei campi una medaglietta metallica appartenuta ad un soldato americano che aveva combattuto in Italia durante il secondo conflitto mondiale. Grazie al nome, al cognome e alla provenienza impresse sulla medaglietta e ancora leggibili, il ragazzo è riuscito a risalire agli eredi e a restituire loro la targhetta. 

  • La comunità di guardistallini è caratterizzata da un indice di vecchiaia piuttosto alto.

Citazioni 

  • Appartenne ai Gherardesca, i quali nel 1155 lo donarono al Vescovado di Volterra; passò poi in potere dei Pisani che lo perderono per opera dei Conti di Monte Scudaio loro vicarii. Nel 1407 l'occupò Alfonso Re di Napoli, ma poco dopo l'ebbero i Fiorentini. La via media e principale del borgo incomincia dall'Oratorio di S. Sebastiano, e dirigesi alla pubblica piazza che è centrale; ivi si dirama conducendo sulla destra al castello, e dalla sinistra ad un gruppo di numerose abitazioni. Sulla piazza è il Pretorio; presso la porta castellana è la casa del Comune; nel ricinto ov'era la rocca trovasi la Chiesa parrocchiale. Cit. Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana granducale, 1856.
Apparizioni cinematografiche 

  • Il film Baci e abbracci (1999) del regista Paolo Virzì, è ambientato nella frazione di Casino di Terra e presso la località del Mocajo.


Cenni Storici
Le origini del borgo sembrerebbero risalire al Neolitico (2400 - 1800 a.C.), sulla base dei reperti archeologici in pietra e metallo oggi custoditi presso il Museo Archeologico di Firenze.

Si presume anche la presenza degli Etruschi nel territorio, sempre in base ai ritrovamenti, particolarmente convincente trovandosi il borgo in una ottima posizione geografica, al centro tra Volterra e Populonia-Baratti.

L'etimologia del toponimo del borgo sarebbe legata al periodo longobardo, e deriverebbe dal germanico "Warte" (vedetta) o da "Wardan" (guardia) e "Stall" (luogo), nome attribuito dai Longobardi al Castello da loro edificato nel VII secolo d.C.

Nell'anno 1000, Guardistallo passò sotto il dominio dei Conti della Gherardesca, che nel 1154 lo cedettero al vescovo di Volterra. Nel 1345, la popolazione tentò invano di ribellarsi al dominio politico di Pisa. Con la caduta della Repubblica sotto Firenze nel 1400, Guardistallo fu uno dei primi castelli a giurare fedeltà alla nuova Signoria e a divenire Comune nel 1406.

Nel 1447, le truppe del re di Napoli Alfonso D'Aragona, occuparono e distrussero case e palazzi, lasciando tuttavia in piedi una cospicua porzione della rocca dei conti. Nel 1739, Francesco II incorporò Guardistallo nel suo feudo e lo cedette al marchese Carlo Ginori, assieme ai territori di Cecina, Riparbella, Casale e a parte di Bibbona.

Con l'eversione della feudalità, le terre furono ridistribuite e diedero vita, a partire dal 1776, ad una nuova classe di facoltosi proprietari terrieri, i quali determinarono la crescita del borgo.

Il 14 agosto del 1846, un violento terremoto colpì la costa toscana, e in particolar modo Guardistallo. Cominciò così un periodo dedicato alla ricostruzione, che vide l'edificazione di una nuova Chiesa rivolta verso il mare, la Chiesa dei Santi Lorenzo e Agata (1870), patroni del paese; la costruzione di Villa Elena, residenza della famiglia più importante di Guardistallo: i Marchionneschi; la realizzazione del Teatro per le famiglie ricche. E' durante questo periodo che Guardistallo viene definita "la piccola Parigi", per l'agiatezza e l'eleganza degli abitanti definiti a loro volta "Calze lunghe".

Con la fine del secondo conflitto mondiale nel 1944, in risposta alle azioni partigiane del territorio l'esercito tedesco compì un feroce eccidio che vide tra le vittime il neoeletto sindaco. Grazie al parroco del borgo, Don Mazzetto Rafanelli, che si offrì personalmente in ostaggio, fu evitato un secondo eccidio di 120 persone; un gesto eroico che fu premiato con una medaglia d'oro dalla popolazione. Nel 1996 il Comune di Guardistallo ha ricevuto la medaglia di bronzo al merito militare per la guerra di Liberazione, e nel 1997 la medaglia di bronzo al valor civile.

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Guardistallo informa:
Portale turistico di Guardistallo, gestito dal Comune.

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