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BENVENUTO A MONTEFUSCO, IL BORGO DELLA SALUTE, CHE OSPITO' SAN PIO DA PIETRELCINA!
Montefusco è un borgo campano di circa 1 200 abitanti, che sorge a 707 metri sul livello del mare, su una dorsale che separa le valli del Calore e del Sabato .... Sospeso tra l’Irpinia e il Sannio, sulla cima del Monte Gloria, il borgo di Montefusco è luogo di nobile storia e natura incontaminata, di vini pregiati, genuina gastronomia e forti tradizioni artigianali. I vicoli in pietra conducono a belvederi spettacolari su imperiosi orizzonti montuosi e placide distese verdeggianti. Lo sguardo si estende dal Molise alla Lucania, dalla Puglia ai Massicci del Taburno, del Partenio e del Terminio.
I portali, le araldiche, le architetture testimoniano il glorioso passato di capitale del Principato Ultra. L’incantevole centro storico di Montefusco conserva edifici e monumenti medievali, rinascimentali e barocchi di notevole interesse artistico e architettonico: la chiesa di San Giovanni del Vaglio, il monastero di Santa Caterina da Siena, l’Oratorio di San Giacomo, la chiesa duecentesca di San Bartolomeo e la sua antistante porta barocca, il Convento dei Frati Cappuccini ed il Castello Longobardo, adibito nell’800 a sede del più importante Carcere borbonico. L’associazione Pro-Loco, molto attiva sul territorio, offre affascinanti tour alla scoperta del borgo e della sua storia di capitale del Principato Ultra.
Qui la cultura del vino ha una tradizione secolare e il paesaggio è dominato da splendidi vigneti.
Molte sono le aziende vitivinicole di prestigio giacché Montefusco è parte del Consorzio Viticoltori degli otto Comuni del Greco di Tufo, uno dei più antichi e apprezzati vitigni campani.
Oltre che nel borgo, è molto piacevole passeggiare nei lussureggianti “Surti”, una serie di boschi riconosciuti Sito Naturalistico di Interesse Comunitario, dove si raccolgono funghi, castagne e miele dalle apicolture.
Montefusco, inoltre, vanta radicate tradizioni enogastronomiche ed artigianali.
I ristoranti del borgo offrono piatti e prodotti tipici dell’Irpinia e del Sannio.
Sono ancora attivi, inoltre, i laboratori artigianali di tombolo, delicata opera di ricamo con filo intrecciato e fuselli di legno.
Nella piazza Castello, di fronte al Bed and Breakfast, un accogliente bar propone serate di musica dal vivo ed aperitivi sul belvedere.
A pochi metri da Palazzo Ruggiero, la Villa di Palazzo Giordano offre un panorama mozzafiato ed imperdibili tramonti.
Le città di Benevento ed Avellino sono raggiungibili in poche decine di minuti con auto e mezzi pubblici.
I monti dell’Irpinia e del Sannio, inoltre, offrono percorsi di trekking straordinariamente affascinanti.
Montefusco è questo e molto altro ancora...
Curiosità
La sua posizione strategica gli valse, nel 1581, il ruolo di Capoluogo di Principato Ultra.
Nel 1908, il giovane Padre Pio da Pietrelcina soggiornò nel Convento di Sant’Egidio per qualche mese, a causa della malferma salute che aveva spinto i superiori a farlo soggiornare nel centro irpino, rinomato per la salubrità dell’aria.
Beata Teresa Manganiello nasce a Montefusco e contribuisce alla fondazione della Congregazione delle Suore francescane. In onore alla sua beatificazione, in via Potenza a Montefusco, sorge un Sagrato a lei dedicato.
Nel mese di ottobre tutta la comunità di montefuscani si reca nel nostro bosco, le “surti”, per la celebre raccolta delle castagne, utilizzate per i dolci della tradizionale Sagra della castagna che si tiene sempre l’ultimo weekend di ottobre.
La maiolica montefuscana è tra le più antiche tradizioni ceramiche della Campania. Si tratta di una ceramica popolare di impostazione barocca, molto ricca di colori e fantasia, con forti influssi della tradizione arabo-islamica. All’inizio del secolo scorso, a causa della spietata concorrenza delle ceramiche a buon mercato, la produzione montefuscana subì un brusco ed inarrestabile declino, arrivando presto alla cessazione di ogni attività. Affascinati dal carattere esclusivo della maiolica di Montefusco, nel 2018 abbiamo riaperto le fornaci dell’antico capoluogo irpino. La nostra è una ceramica completamente lavorata a mano che ripropone forme decorative e prototipi tradizionali, per poi aprirsi ad altre culture del Mediterraneo, fino a sperimentare inedite iconografie contemporanee.
Quella del tombolo è un'antica tradizione importata durante il periodo Aragonese, trasformatasi in una vera e propria arte. Grandi maestre nella lavorazione del tombolo o “pizzillo”, così chiamato localmente, erano le Suore del convento presente in loco. In seguito furono aperti diversi laboratori che offrivano le proprie lavorazioni tra cui spiccano, il “fiore”, la “mezza passata”, e le rare “foglia d’uva” e “spina di pesce”, mentre anticamente era utilizzato quasi esclusivamente per il corredo delle spose e nei paramenti sacri.
Citazioni famose
“Chi trase a Montefusco e po' se n’esce
Po' dì che nterra nata vota nasce”.
“Chi entra nel carcere di Montefusco e riesce ad uscirne vivo può considerarsi rinato”.
Questo famoso detto popolare nasce durante gli anni di prigionia per esprimere quanto fossero difficili le condizioni nel Carcere Borbonico. A testimonianza di ciò, nel Carcere sono conservate alcune lettere dei detenuti oltre alle visibili inferriate che circondano le finestre, rendendo inaccessibile ogni via di fuga.
Cenni Storici Montefusco conobbe il suo sviluppo con l’arrivo dei Longobardi che ne fortificarono le mura ma entra nella storia e nelle fonti scritte con i Normanni dove il suo castello è già descritto come ingens. Federico II di Svevia risiedette nel castello con la sua famiglia e autorizzò lo scavo di una cisterna: la cisterna Federiciana. Con Carlo I d'Angiò, nel 1287 al feudalesimo si affiancherà una più efficiente organizzazione del nuovo Regno di Napoli in province controllate da emissari di nomina regia. L'antico principato longobardo (che aveva perso la sua antica capitale Benevento passata già nel 1077 nel dominio papale, ma che aveva ancora Salerno come centro principale) fu smembrato in due: il territorio propriamente salernitano formò il Principato Citra), mentre l'entroterra irpino venne a costituire il Principato Ultra. A partire dal 1581 gli uffici della Regia Udienza del Principato Ultra furono dislocati proprio a Montefusco e vi rimasero fino al 1806. Inizia così un ridimensionamento che lo porterà ad essere il borgo dei tempi moderni.
Portale Turistico di Montefusco gestito dalla locale Associazione Pro Loco. Dal martedì alla domenica è possibile visitare il borgo ed i relativi monumenti contattando la Pro Loco di Montefusco al numero 0825 1724332.
Ringraziamo l'artista Ennio Santangelo per gli scatti d'autore.