Il Castello a Verzuolo

Situato in posizione dominante, sopra il Borgo Medievale, l'imponente Castello di Verzuolo risale al 1377, quando il marchese di Saluzzo Federico II ne commissionò la costruzione sulle rovine di un preesistente castello dell’XI secolo. 

Di forma quadrata, con ai lati due possenti torri quadrate e due piccole torri rotonde, presentava merli ghibellini su tutte le mura, e mezzi di difesa come piombatoi e balestriere sugli spalti. Un tempo era anche attorniato da fossati percorsi da torrenti ed era accessibile tramite un ponte levatoio. Sulla collina di Papò, al di sotto di una delle torri, Federico II fece edificare, nel 1389, una cappella ad uso esclusivo del castello.

Nel 1441, col nipote Ludovico I, il Castello venne ampliato ed abbellito con nuove opere come la costruzione di una piattaforma di fronte alla porta principale e di una grande spianata presso la collina di Papò. 

Dal Seicento il Castello, non più efficace come fortificazione a seguito dell'introduzione delle armi da fuoco, divenne una residenza estiva. Conseguentemente, vennero abbattuti le mura esterne, i camminanti di ronda e i piombatoi, sostituiti da due balconate. Internamente venne arricchito con un grande salone ed una ampia scala in marmo. Nel giardino vennero piantati numerosi fiori e piante tra cui limoni, cedri ed aranci. Durante questi lavori di ristrutturazione, vennero abbattute alcune strutture del sottotetto, contro la volontà degli architetti del tempo, che presumibilmente causarono il crollo del 1916.

Col crollo di una buona parte di una delle torri quadrate nel 1916, andarono persi diversi documenti e oltre 16.000 lettere sulla storia del Piemonte e della Francia dal 1500 al 1800, migliaia di libri e suppellettili di elevato valore storico.

Nel 1938, la facciata più bella del Castello venne deturpata con la demolizione della restante torre quadrata detta torre dell'orologio, la torre del Belvedere e tutta l'ala.

• Il Castello, dotato di spesse mura che gli conferivano un aspetto davvero imponente, godeva della fama di essere la più importante e bella fortezza del marchesato dopo Revello.
  
  
• Il nefasto crollo del 1916 era stato preceduto in realtà da altri cedimenti, come attestano le parole di Giovanni Lobetti Bodoni di Saluzzo nel 1898: ...per il deterioramento che lo edifizio subì in alcune sue parti, le visite non sono più concesse con la passata facilità; il che può dispiacere come ostacolo alla cultura artistica, ma ancora per la paura che il prezioso monumento sia avviato alla sua rovina; onde non si può non augurare che col beneplacito degli egregi proprietari esso sia acquistato dallo Stato e siano da questo apportate all'edifizio, nel quale si potrebbe, così ammirare ancora per lunghi anni uno dei più caratteristici modelli delle grandi rocche medioevali.