Facciamo uso di cookie per assicurarci che ilborghista.it funzioni meglio per te. Utilizzando il nostro sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi di più
BENVENUTO A DOZZA, IL BORGO DEI VINI E DEI MURALES!
Dozza è un borgo dell'Emilia Romagna di circa 6.629 abitanti, che sorge sulle colline dell'Appennino, immerso tra vigneti e campi coltivati .... Il suo territorio è attraversato dal torrente Sillaro, che segna il confine occidentale della Romagna con l'Emilia, e comprende la frazione di Toscanella. Dozza è iscritto al club de "I Borghi più Belli d'Italia".
Il medievale centro storico del borgo è una vera e propria galleria d'arte contemporanea a cielo aperto, sempre visitabile e in continua evoluzione. Passeggiando lungo le due vie principali, vi imbatterete in oltre cento coloratissimi murales che adornano gli archi, i portoni, le finestre e le facciate delle abitazioni di Dozza, ciascuno con uno stile diverso ed una propria storia. Questi capolavori vengono realizzati ogni due anni durante la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione storica nata negli anni Sessanta, che richiama artisti di fama nazionale ed internazionale desiderosi di esprimere liberamente la propria arte utilizzando i muri del borgo come tele. Potrete osservare gli artisti direttamente all'opera e dialogare con loro, semplicemente recandovi sul posto qualche giorno prima della kermesse: un'occasione indubbiamente rara e singolare!
Sulla sommità del borgo si staglia imponente la splendida Rocca Sforzesca, simbolo più importante della storia di Dozza. Dapprima fortezza medievale, poi residenza signorile, ospita oggi una Casa-Museo aperta al pubblico. Le trasformazioni subite nel corso dei secoli si evincono dalla commistione di elementi medievali, rinascimentali e settecenteschi, che vi faranno compiere un lungo viaggio nel tempo. Potrete visitare la cucina con gli utensili del Cinquecento, gli appartamenti del piano nobile affrescati e con arredi antichi originali, e le prigioni con gli strumenti di tortura. Al secondo piano troverete il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto con una interessante esposizione di bozzetti di murales, ed una piccola pinacoteca con la Collezione delle opere novecentesche della stimata pittrice bolognese Norma Mascellani.
I suggestivi sotterranei della Rocca ospitano l'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna, dove al termine della visita potrete fermarvi a degustare le specialità enogastronomiche locali, grazie ad un percorso organizzato con vini abbinati con criterio ai cibi, accompagnati da sommeliers professionisti. Nell'Enoteca troverete circa 800 etichette selezionate di vini tipici del territorio, quali il vino bianco Albana DOCG e il rosso Sangiovese DOC, che potrete acquistare sul posto. Il borgo di Dozza è attraversato dalla Strada dei Vini e Sapori Colli d'Imola,che si snoda tra le colline e le valli dei fiumi Santerno, Sillaro e Sellustra, ricche di bellezze naturali. Ogni anno, i primi di maggio, Dozza dà vita alla manifestazione enogastronomica "Il Vino è in Festa", che vede le vie del centro storico trasformarsi in gustosissimi banchi d'assaggio.
Il borgo di Dozza è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Presso la Pro Loco di Dozza potrete ritirare una mappa che vi guiderà attraverso le numerose opere murali del centro storico.
Per gli amanti delle passeggiate, Via Sant'Anastasia è una strada panoramica che costeggia l'antico borgo e si affaccia sulla valle sottostante, la Valsellustra, attraversata dal fiume Sellustra. E' nota anche come "Passeggiata degli artisti", per la presenza lungo il percorso di pannelli informativi dedicati agli artisti che hanno partecipato alla Biennale del Muro Dipinto scegliendo temi legati al paesaggio.
Per gli appassionati di ciclismo, da non perdere le Vallate del Santerno e del Sillaro e la Val Sellustra, immerse in un contesto paesaggistico e naturalistico spettacolare.
L'etimologia del nome di Dozza deriverebbe dal vocabolo latino altomedievale "doccia", a testimonianza dell'antico legame del borgo con l'acqua. Sembrerebbe infatti che a Dozza vi fosse un canale che faceva confluire l'acqua in una vasca, a beneficio della popolazione nei periodi di scarsità. Non lontano da Dozza sono stati rinvenuti i resti di un antico acquedotto proveniente da Montecatone che, insieme allo stemma comunale raffigurante un grifo mentre beve da una gronda, confermerebbero questo prezioso legame. Anche nel centro storico vi sono numerosi pozzi e alcune antiche cisterne sotterranee, le più note nel cortile della Rocca, nella piazzetta Montmatre e in piazza Zotti.