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BENVENUTO A MONFORTE D'ALBA, IL BORGO DEL BAROLO E DEL TARTUFO BIANCO!
Monforte d'Alba è un borgo piemontese di quasi 2.000 abitanti, che sorge su un poggio in posizione sopraelevata, circondato dai vigneti della Langa del Barolo. Il borgo è iscritto al Club de I Borghi più Belli d'Italia....
Il borgo antico è formato da tante viuzze ripide che salgono a ventaglio fino al medioevale centro storico dove sorge il celebre Anfiteatro naturale a cielo aperto. Intitolato al talentuoso pianista russo che lo inaugurò con un memorabile concerto nel 1986, l'Auditorium Horszowski è stato ricavato nell'antica piazza del borgo dove un tempo sorgeva la Chiesa medioevale. All'interno di una cavità naturale dell'anfiteatro, si svolgono tutti gli anni grandi concerti musicali, spettacoli teatrali e proiezioni di film, in uno scenario suggestivo formato dall'antica Torre campanaria della chiesa scomparsa, dall'Oratorio di Sant'Agostino e San Bonifacio e dalle mura del Palazzo nobiliare Scarampi con l'Oratorio barocco di Santa Elisabetta. E' qui che ha luogo la tanto attesa e prestigiosa Rassegna nazionale di musica Jazz Monfortinjazz, che ospita ogni anno numerosi artisti di fama nazionale e internazionale del panorama musicale. Prima di lasciare la Piazza dell'Antica Chiesa, soffermatevi ad ammirare la vista mozzafiato sulle colline circostanti.
Per godere di un bellissimo panorama sul borgo, dovrete invece andare alla ricerca di una delle dieci coloratissime Panchine Gigantiche circondano Monforte d'Alba, opera del designer americano Chris Bangle. Quella affacciata sul borgo è la Panchina Gigante Viola, situatapoco fuori dal centro storico: una simpatica esperienza che vi farà tornare bambini e sicuramente divertirà i più piccoli. Di Grandi Panchine ne esistono oltre 50 sparpagliate nel territorio delle Alte Langhe, un'attrazione simbolo che potrete dilettarvi a scoprire organizzando un singolare Tour delle Panchine in auto, in vespa oppure in ebike, con soste per un bel pic-nic in mezzo ai vigneti o magari una degustazione presso le cantine tipiche. Non prima però di esservi muniti di mappa e perfino di passaporto, sul quale verrà apposto il timbro identificativo di ogni panchina che sarete riusciti a collezionare!
Nella parte nuova del borgo, a valle, potrete ammirare la scenografica Chiesa della Madonna della Neve,risalente agli inizi del Novecento. In stile neogotico, vi accoglie con una sontuosa scalinata, ed un campanile di 54 metri con le statue degli Evangelisti sulla sommità. Al centro della facciata, all'interno di una nicchia, è custodita una statua della Madonna della Neve cui è dedicato l'edificio sacro. Entrando vi incanteranno i soffitti a volte e le cupole blu e oro, oltre a ricchi stucchi, statue in legno, vetrate colorate a mosaico, e vari affreschi decorativi come "Il miracolo della neve", all'origine dell'edificazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Il borgo di Monforte d'Alba è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Monforte d'Alba è uno dei borghi dell'eresia catara. Intorno al 1028, i feudatari del Castello e la popolazione, indirizzatisi verso la religione catara, furono deportati a Milano su ordine dell'Arcivescovo, e obbligati a scegliere tra l'abiura del credo cataro ed il rogo. La maggior parte degli eretici restò coerente con la propria fede e fu condannata a morte. Il Corso Monforte a Milano è stato così chiamato in memoria delle vittime.
Il borgo fa parte degli 11 Comuni che producono il vino Barolo, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2014. Numerose le cantine tipiche del territorio, caratterizzato da infinite distese di vigneti.
Dal 1927 la torre campanaria della scomparsa Chiesa medioevale è diventata torre civica. Fino agli anni '60, ogni sabato alle 18:00, 83 rintocchi ricordavano i caduti monfortesi del Primo conflitto mondiale.
La prima Panchina Gigante realizzata nelle Alte Langhe è quella rossa del borgo di Clavesana, dove abitavano il designer che le ha ideate insieme sua moglie. Su questa panchina vi è una targhetta con una poesia in piemontese: "S’i t’è dabsogn ed tirè un po' el fia set-te sì ensima e it sentirè torna masna" (traduzione: "Se hai bisogno di tirare un po' il fiato, siediti qua e ti sentirai tornare bambino").
Cenni Storici Il nome Mons fortis deriva dal Castello medioevale che un tempo dominava il colle.
Le origini di Monforte sono molto antiche, come testimoniano le tracce di insediamenti rinvenute, risalenti al Neolitico e all'epoca romana.
Quando i Romani conquistano le Langhe fra il 173 ed il 143 a.C., fondarono tre principali centri, gli odierni borghi di Alba, Benevagienna e Pollenzo, e il resto del territorio venne organizzato in villaggi (pagus) e borgate (vicus). In quel periodo sorse l'insediamento di Monforte.
Con il crollo dell'Impero Romano, il territorio delle Langhe fu invaso dai barbari: Visigoti, Goti, Longobardi e Franchi si succedettero fino al IX e X secolo. Dopodiché ebbe inizio l'epoca dei vescovi-conti che vide la comparsa contemporaneamente della cellula di proto-catari. Proprio per bloccare questa pericolosa minaccia anticlericale, intorno al 1028 l'Arcivescovo di Milano fece espugnare il Castello e ordinò di portare gli eretici di Monforte a Milano, dove li costrinse ad abiurare il loro credo; la maggior parte dei monfortesi, però, restò fedele alle proprie idee.
Nel 1200, Monforte divenne feudo dei marchesi Del Carretto prima e degli Scarampi del Cairo a seguire, ultimi feudatari dopo l'estinzione della stirpe sul finire del Novecento.
A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, il borgo cominciò ad espanderi nella zona bassa.
Dopo l'Unità d'Italia, esattamente nel 1862, il toponimo del borgo divenne ufficialmente Monforte "d'Alba", per questioni di fraintendimenti burocratici.
Con l'inizio del 1931, Monforte ha inglobato nel proprio territorio due Comuni: Perno e Castelletto.