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BENENUTO A TRIVIGLIANO, IL BORGO CON IL LAGO FANTASMA!
Trivigliano, in provincia di Frosinone, è un borgo ciociaro di 1.638 abitanti arroccato su uno dei colli Ernici ed immerso fra ulivi, cerri e castagni ....
Il centro storicodel borgo è tipicamente medievale e si sviluppa intorno ai resti di un antico castello fortificato risalente al XII secolo, di cui resta ben conservato solo un torrione a pianta circolare. Tra i vicoli e le scalinate di questo borgo, fra i quali è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Chiesa di Santa Oliva, patrona di Trivigliano, si aprono piazzette e terrazze panoramiche: la stessa piazza principale del Comune è una vera e propria terrazza-belvedere che si affaccia sulla Riserva Naturale del Lago di Canterno, le cui sfumature cromatiche stagionali si riflettono nelle acque del lago, dando luogo ad armoniose suggestioni di colori.
Formatosi all'inizio dell'Ottocento in seguito all'otturazione del suo unico emissario, l'inghiottitoio Pertuso, il Lago di Canterno è interessato da un singolare fenomeno di instabilità che lo ha reso noto come "Lago fantasma", poichè appunto scompare e riappare ad intervalli irregolari, a seconda della quantità di acqua addotta dal fiume Pertuso. In passato, le fasi di prosciugamento erano totali e potevano durare giorni, mesi o addirittura anni; attualmente, invece, in seguito all'intervento dell'uomo, i fenomeni di sparizione del lago sono meno appariscenti, benché ancora molto affascinanti.
Il paesaggio della riserva naturale, prevalentemente carsico, è costituito da doline, inghiottitoi e grotte con formazioni stalagmitiche singolari e scenografiche: vale la pena visitare la Grotta di Madonna della Stella e la Grotta di Corniano.
L'estate triviglianese è particolarmente ricca di eventi capaci di intrattenere residenti e turisti attraverso manifestazioni molto variegate, come ad esempio Trivigliano in fiore al solstizio d'estate, che celebra l'inizio dell'estate adornando i vicoli e i portali del borgo con piante e arbusti fioriti, oppure Il ballo dell'800, durante il quale i partecipanti danzano indossando costumi da ballo d'epoca romantica, o ancora la Sagra del prosciutto, che punta alla valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali.
Il borgo di Trivigliano è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Trivigliano è uno dei 91 comuni della Ciociaria, nome che deriva dalle "ciocie", cioè le calzature che un tempo indossavano i contadini e i pastori del luogo.
Il nome del borgo potrebbe derivare dal latino "tres vigilantes" con riferimento alle tre torri della cinta muraria, che compaiono anche nello stemma comunale.
Nel 1927, anno in cui fu istituita la provincia di Frosinone, Trivigliano passò nel territorio di quest’ultima e smise di far parte della provincia di Roma.
La più lunga fase di prosciugamento del Lago di Canterno durò dal 1894 al 1943: di fatto, il lago scomparve per ben 49 anni!
In occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Oliva, l'11 giugno, ha luogo ogni anno un gemellaggio religioso e culturale con la città polacca di Legowo (Danzica), nella quale la cattedrale dedicata alla medesima protettrice (Santa Oliwa) custodisce l'organo più grande d'Europa, con 8.000 tubi sonori!
Apparizioni cinematografiche
Nel 1927 il produttore e regista Ermete Santucci giunse a Trivigliano con un’intera troupe cinematografica e un cast internazionale (Almonte Cinalli, Lie Brieux, Laici, Reisner Von Kolman, Isa Dora, Mario Canale) per girare il suo primo film dal titolo L’Angelo Ferito, con la sceneggiatura dello scrittore calabrese Corrado Alvaro e la fotografia del cecoslovacco Gyuricza Janos.
Ermete Santucci si recava spesso in questo borgo ciociaro a far visita ad alcuni suoi zii residenti a Trivigliano ed era, oltretutto, nipote dell’avanguardista del cinema italiano Filoteo Alberini, fondatore della Cines e inventore del “kinetografo”, un apparecchio che permette di filmare con un angolo di 90 gradi anziché 45. Fu realizzata un’unica copia della pellicola de L’Angelo Ferito, che fu venduta a un distributore americano e presentata con molto successo tra le comunità ciociare del nord e del sud America. Purtroppo, il negativo del film è andato perduto.
I triviglianesi di quel tempo ricordano le giornate in cui il film fu girato come un grande avvenimento: il cinema era giunto in un piccolo borgo italiano in cui all'epoca non c’era nemmeno una sala in cui poter proiettare e guardare film!
Furono inseriti anche interpreti locali nel cast, come l'aspirante attrice Angela De Santis, originaria di Frascati.