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Festa patronale della Madonna di Costantinopoli a Noepoli

Feste
Preferito
Festa patronale della Madonna di Costantinopoli
Indirizzo
NOEPOLI (PZ)
Piazza Guglielmo Marconi
Date
Inizio: 05/08/2025 - Fine: 06/08/2025
IndicazioniIndicazioni
Descrizione
La Festa della Madonna di Costantinopoli è la manifestazione dedicata alla Santa patrona di Noepoli e si svolge il 5 e il 6 agosto di ogni anno ... .  

La ricorrenza, molto sentita dagli abitanti del borgo, ha origini molto antiche, risalendo molto probabilmente all’VIII secolo, e fino agli inizi degli anni Sessanta si teneva in tre giorni: i festeggiamenti iniziavano il 4 agosto con la processione della statua del Sacro Cuore di Cristo che veniva portata per le vie del paese, accompagnata dai numerosi fedeli che intonavano un antico Rosario, e proseguiva il 5 agosto, quando, dal rione Fontanino e lungo tutta la strada provinciale, si teneva la tradizionale fiera, un tempo dedicata soprattutto al bestiame, e di mattina veniva celebrata da qualche sacerdote greco-cattolico invitato dai paesi albanesi limitrofi la Messa in rito greco. I festeggiamenti culminavano il 6 agosto, così come accade tuttora. 

Oggi la festa si tiene solo il 5 e il 6 agosto: la vigilia, mentre la Messa in rito greco è stata abolita, si tiene ancora la tradizionale feria, che vede i venditori ambulanti allestire i loro banchetti sin dalle prime luci dell’alba con l’esposizione delle merci più varie, dove gli abitanti del borgo si recano festosi a fare acquisti o semplicemente a scambiare quattro chiacchiere, allietati dalla banda musicale che passa tra le bancarelle esibendosi in vari pezzi. La sera del 5 agosto tutti i noiesi si recano in Piazza Marconi dove trascorrono la serata tra canti e balli, assaporando un panino e sorseggiando birra o vino. 

Il 6 agosto, il clima di festa viene preannunciato dallo scoppio dei mortaretti e dalla musica della banda che gira per i vicoli del borgo, fermandosi presso le case di alcuni devoti che nei giorni precedenti preparano in onore della Madonna cirii e gregne, ovvero piccoli troni in legno adornati con candele o spighe di grano, che vengono portati in testa dalle donne fino alla Chiesa Madre prima dell’inizio della Messa Solenne, dove vengono benedette. 

Dopo la celebrazione, si tiene la processione del mattino per le vie del rione Terra, che prosegue nel pomeriggio nei rioni Casale e Fontanino, durante cui la statua della Madonna viene portata per il borgo, preceduta dai cirii e dalle gregne. Arrivati nei pressi della Cappella della Madonna di Costantinopoli, le donne eseguono una caratteristica danza, una tarantella, al suono di zampogne e organetti, prima che il corteo riprenda il suo cammino verso la Chiesetta dove si tiene un’asta di prodotti tipici, detta “incanto”, offerti dai devoti in onore della Madonna.  

L'icona della Vergine rimane nel suo santuario fino alla festa di sant’Antonio di Padova, quando, dopo aver riposto la statua del Santo sul suo altare, viene ripresa e riportata nella Chiesa Madre dove viene venerata dai fedeli fino al giorno dei suoi festeggiamenti.  

La sera del 6 agosto, i festeggiamenti continuano col concerto di musica leggera, che negli anni ha sostituito il concerto bandistico, fino al tradizionale spettacolo di fuochi pirotecnici che chiude l’evento.  

Curiosità 

  • La Messa di rito greco aveva un valore storico ed ecumenico particolarmente importante, poiché confermava il legame storico-religioso con l’Oriente e al tempo stesso rappresentava un momento di confronto e di condivisione con le altre Chiese di Dio.   

  • La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa riconoscono alla Madonna almeno quattro apparizioni mariane a Costantinopoli, l'antica capitale dell'Impero romano d'Oriente: a Leone I il Trace nel 455, al quale avrebbe predetto la sua elezione al trono imperiale e a cui chiese l'erezione di un santuario in suo nome; a un giovane ebreo nel 552 per motivarlo a fuggire dai maltrattamenti del padre; alla cittadinanza nel 626, che invocò la Sua intercessione per resistere all'assedio persiano; e alla madre di Santo Stefano il Giovane nel 714, che si era appellata alla Madonna per avere figli.

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