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Il Castagnaccio di Montieri (FR) - Specialità toscana

Si ringraziano il Comune di Montieri (GR) e il suo Ufficio Turistico

IL CASTAGNACCIO

Se un buon pasto vuoi mangiare, il castagnaccio alla fine devi assaggiare.

Siamo nel Comune della castagna, prodotto locale tipico del nostro borgo montano. Frutto prelibato dal quale si crea la farina, tipica della nostra zona e molto raffinata. La farina di castagne è l’ingrediente base per la preparazione del castagnaccio, un dolce tipico della Regione Toscana. La farina che se ne estrae, di ottima qualità,: farina di castagne, acqua, olio, zucchero, un pizzico di sale, rosmarino, pinoli, uvetta e noci.

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CURIOSITÀ

Pare che l'inventore del castagnaccio sia stato un lucchese.

Secondo una leggenda, le foglioline di rosmarino del castagnaccio avrebbero il potere di un filtro d’amore.

USI E COSTUMI

Questo frutto viene raccolto e lavorato nel periodo autunnale, vale a dire nei mesi di Ottobre e Novembre.

Il Comune di Montieri organizza da anni la famosa Sagra della Castagna dove vengono esposti tutti i prodotti a base di castagne; l’occasione ideale per conoscere meglio e più da vicino questo frutto particolare che per le sua caratteristiche si presta, oltre alla preparazione del castagnaccio, ad essere un ingrediente principe nella preparazione di piatti e pietanze molto ricercate

Eventi e Sagre a Montieri (GR)

LA PREPARAZIONE

La preparazione semplice e veloce, consente di mangiare un qualcosa di veramente gustoso. Il primo passo è quello di setacciare bene bene 500 gr di farina, in modo da renderla il più fine e leggera possibile, e aggiungere a filo sulla farina 650 gr di acqua fredda, in modo da mantenere il composto liquido e privo di “grumi”. Mescolare sempre, piano piano, aggiungendo nel contempo 4 cucchiai di zucchero (o miele, dipende dai gusti) - perché la farina di castagne ha un sapore deciso e inserire qualcosa di dolce la rende meno forte - poi 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale. Una volta preparato il composto, che deve restare sempre un po’ liquido, imburriamo una teglia e ci versiamo dentro il tutto; quindi aggiungeremo a piacimento rosmarino, noci, pinoli e uvetta (quest’ultima, per essere gustata al meglio, va immersa almeno dieci minuti prima in un bicchiere d’acqua in modo da renderla più appetibile).

Un filo d’olio (sempre extra vergine di oliva) prima di infornarlo a 195 gradi per un tempo tra i 30/40 minuti e una volta che vediamo formarsi una leggera crosta in superficie vuol dire che siamo arrivati: il dolce è pronto.

Ognuno ha la sue dosi, i suoi prodotti preferiti e le sue tecniche e tradizioni, ma il castagnaccio resta sempre per tutti quello fatto con l’acqua e la farina di castagne.

ABBINAMENTI E VARIANTI

Il castagnaccio può esser servito con del miele - magari di castagno - o della crema alle nocciole, accompagnato da vini dolci come il vinsanto. Si sposa molto bene anche con il salato: assolutamente da provare caldo con affettati e formaggi freschi o stagionati, insieme ad un buon bicchiere di vino novello. 

G U S T A L O   S U L   P O S T O !

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