Facciamo uso di cookie per assicurarci che ilborghista.it funzioni meglio per te. Utilizzando il nostro sito, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi di più
BENVENUTO A MARSICOVETERE, "IL BALCONE DELLA VALLE"!
Marsicovetere è un borgo della Basilicata di 5.543 abitanti, immerso nello splendido Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, arroccato su costoni di roccia a circa 1037 m. E' il più alto della Valle e per questo gode di un panorama mozzafiato sull'Alta Val D'Agri ....
Marsicovetere è il capoluogo simbolico della Val D'Agri, il più importante per popolazione ed economia, con servizi ed imprese in continuo fermento. Questa crescita è trainata principalmente dalla frazione di Villa D'Agri, una delle tre borgate moderne del borgo insieme a Barricelle e Galaino. Fu infatti grazie al Consorzio di Bonifica Alta Val D'Agri, istituito nel 1948, che furono realizzate migliorie tali da consentire lo sviluppo delle imprese e del terziario nella frazione. Villa d'Agri rappresenta oggi il cuore economico della Valle che tiene in vita Marsicovetere e la sua storia millenaria.
Ma il borgo di Marsicovetere vanta anche l'appartenenza all'Area Naturale Protetta del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese. Il Monte Volturino (1836m s.l.m.), la terza tra le vette più alte del Parco, domina l'intero paese ed offre meravigliosi scenari in tutte le stagioni grazie alle preziose ricchezze naturalistiche e faunistiche.
Anche dal punto di vista culinario il borgo dice la sua, con la produzione di un prelibato prosciutto che ha acquisito la fama di San Daniele del Sud. Stagionato ad alta quota, il prosciutto marsicoveterese viene preparato secondo i metodi antichi, tuttora fedele alle tradizioni artigianali tramandate di generazione in generazione. Questa eccellenza del territorio viene celebrata ogni anno ad Agosto con una Sagra dedicata.
Il borgo di Marsicovetere è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Una delle ipotesi sulle origini del nome del borgo è che questo sia dovuto ad una colonia di Marsi, antico popolo originario della Marsica, territorio dell'Abruzzo, che arrivarono in questi territori per cercare dimora.
Marsicovetere è il paese del brigante Angelo Antonio Masini, soprannominato Ciuccolo, tristemente noto come uno dei più temibili briganti postunitari, che operò in Basilicata, in Terra di Bari e Vallo di Diano. Masini fu tra i massimi ricercati in Basilicata, dopo Ninco Nanco e Carmine Crocco.
Sul Monte Volturino si trova il nuovo Santuario della Madonna Assunta (nota anche come Madonna del Volturino), consacrato nel 2008 dopo tre anni di lavoro.
Citazioni famose
«Terra Regia nella Provincia di Matera, ed in diocesi di Marsiconuovo, la quale giace alla metà del Monte di Viggiano, d'aria salubre, e nella distanza di 62 miglia dalla città di Matera (...). I prodotti del suo territorio sono grani, legumi, vini, e pascoli per greggi, ed armenti». Cit. Francesco Sacco in "Dizionario storico del Regno di Napoli", 1796.
«Scorrendo la Valle dell'Agri, alla sinistra del fiume, osservando le verdi montagne di faggi, di pioppi e viti, di erbe foraggere e d'incantati papaveri, il viaggiatore incontra con lo sguardo un paese poggiato sulla dorsale delle montagne: è Marsicovetere, ala racchiusa d'un impietrito uccello». Cit. Antonio Lotierzo in "Marsicovetere", 1986.
Apparizioni Cinematografiche
Alcune scene del lungometraggio "Zio Angelo e i Tempi Moderni”, prodotto nel 2011 per la regia di Daniele Chiarello, sono state girate a Marsicovetere. Il film, che ha visto anche alcuni marsicoveteresi tra i protagonisti, si è aggiudicato il prestigioso Premio Roberto Rossellini.
Cenni Storici Il borgo di Marsicovetere ha origini molto antiche, testimoniate dal rinvenimento dei resti di una civitas, indicata dallo storico romano Strabone con il nome "Vertina".
In epoca bizantina, la popolazione era costituita da monaci di rito greco, insediatisi sulle pendici del monte San Nicola. Opera dei monaci i monasteri di S. Elia e di S. Giovanni.
Fu con l'avvento dei Normanni che il borgo venne fortificato con la costruzione di un Castello e delle mura.
Nel 1498, sotto gli Aragonesi, Giovanni Caracciolo divenne Principe di Marsicovetere. I suoi eredi lo tennero fino al 1777, quando Laura Caracciolo vendette il borgo per 39.000 ducati ad un ricco esponente borghese locale: Bernardo Brussone.
La rivolta degli abitanti del borgo, che impugnarono la vendita esercitando il diritto di prelazione in favore del Comune, sciolse la vendita nel 1782.
Nel 1806 gli abitanti si ribellarono nuovamente in seguito all'occupazione dei francesi e il borgo venne per questo incendiato e saccheggiato.
Anche Marsicovetere diede il suo contributo all’unità d’Italia, sia partecipando all’attività carbonara nel 1821 e nel 1848 e sia concorrendo alla marcia su Potenza nell’Agosto del 1860.
Nel frattempo, nel 1857 il borgo fu gravemente danneggiato da un violento terremoto.
Il Brigantaggio post-unitario vide parecchi cittadini del posto partecipare al moto di rivolta antisabauda e fra questi tristemente famoso divenne Angelo Antonio Masini, capobanda, soprannominato Ciuccolo.
Gli esodi migratori hanno portato allo spopolamento del borgo che però è tenuto in vita dalla crescita della frazione di Villa D'Agri, divenuta cuore pulsante della Valle.