Brindisi Montagna (PZ)

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BENVENUTO NEL BORGO DI BRINDISI MONTAGNA, IL SET DEL CINESPETTACOLO 5D "LA STORIA BANDITA"!

Brindisi Montagna è un borgo lucano di circa 854 abitanti, che sorge a 877 m s.l.m. in una incantevole posizione panoramica, affacciato sulla Valle del Basento con la Foresta Grancia alle spalle a fare da cornice ... .

Sulla cima di questo piccolo borgo storico nel cuore della Basilicata, svetta l'antico Castello Fittipaldi, che tra il 1200 e il 1300 apparteneva ad una fitta rete di castelli voluti da Federico II di Svevia per la difesa del Regno di Napoli. La sua struttura è molto diversa da quella delle famose roccaforti federiciane essendo stato edificato dai Normanni, come testimonia l'ubicazione della rocca all'esterno dell'abitato, similmente ai famosi centri normanni dell'Italia meridionale come Messina, Catania, Palermo, Melfi, Aversa e molti altri. Il Castello è stato recentemente restaurato ed è aperto ai visitatori, che da lassù potranno godere di uno splendido panorama sulla lussureggiante Valle del Basento.

Il solenne Castello si rende protagonista delle attesissime Giornate Medioevali che animano il borgo durante l'ultimo weekend di ottobre. Durante l'evento, il visitatore vivrà l'atmosfera magica del tempo fatta di cavalieri, nobildonne, menestrelli, acrobati, artigiani, falconieri, musici, guerrieri, arcieri che ripropongono la storia del Feudo di Brindisi Montagna, quando il grande Guidone de Foresta veniva nominato "Primus Dominus Brundusii de Montanea et Ansie" (1268).

Ma il fiore all'occhiello di Brindisi Montagna è l'affascinante Parco della Grancia, il primo Parco Storico Rurale ed Ambientale d'Italia. Un luogo molto caro agli abitanti e non solo, che custodisce la memoria storica della civiltà contadina lucana, facendola rivivere attraverso un ricco programma di attrazioni e spettacoli per tutte le fasce d'età. Tra questi, i più acclamati sono gli spettacoli di Falconeria, l'arte antica tanto cara a Federico II di Svevia, ma soprattutto il suggestivo Cinespettacolo "La Storia Bandita", un'esperienza sensoriale 5D unica in Italia, che narra le vicende storiche del brigantaggio lucano post-unitario. Uno spettacolo con 300 figuranti, 500 effetti pirotecnici, 400 fari teatrali e cinematografici, un impianto sonoro immersivo multitraccia con 12 sorgenti, proiezioni di immagini sulla roccia e su schermo d'acqua, e molti altri effetti speciali che, all'interno di un anfiteatro naturale della Foresta della Grancia, regalerà al visitatore una scenografica narrazione immersiva indimenticabile.

Il borgo di Brindisi Montagna è questo e molto altro ancora...

Curiosità

Il protagonista del Cinespettacolo "La Storia Bandita" è il brigante Carmine Crocco, detto Donatelli o Donatello, un umile bracciante che divenne il capo indiscusso delle bande del Vulture facendo della Basilicata uno dei maggiori epicentri del brigantaggio postunitario nel Mezzogiorno d'Italia.
Nel 1861, quando le bande di briganti occupavano i boschi circostanti, un'improvvisa coltre di nebbia ammantò il borgo, risparmiando ai brindisini l'incursione delle bande di Crocco, Borjes e Serravalle.
Il piatto tipico del borgo è una pasta fatta in casa, le cosiddette "manate", così chiamate perché preparate con le mani, condite con sugo di salsiccia fresca.

Cenni Storici
A Brindisi Montagna sono state rinvenute tracce di insediamenti del III secolo a.C.

Nell'Alto Medioevo, il territorio fu occupato da una comunità di monaci basiliani, che si insediò nella Badia di Santa Maria dell'Acqua Calda.

Nel 1268, Carlo I d'Angiò concesse il feudo di Brindisi, insieme a quello di Anzi, a Guidone da Foresta, che venne nominato "Primus dominus Brundisii de Montanea et Ansiae".

Nel 1478, in seguito alla conquista di Kruja, iniziarono ad arrivare i primi profughi albanesi nel territorio, come testimonia la toponomastica nel centro storico. Questi esuli ricostruirono l'abitato spopolato da molti secoli, alle pendici del Castello.

Il feudatario di Brindisi Montagna, Pietro Antonio Sanseverino, donò l'ex Badia basiliana ormai abbandonata ai monaci della Certosa di Padula che nel 1503 la eressero a Grancia di San Demetrio, trasformandola in una grande azienda agricola condotta da monaci laici. Con la soppressione degli ordini monastici nel 1806, la Grancia fu venduta al Demanio intorno al 1925.

Il feudo di Brindisi passò nelle mani di varie famiglie, dai Sanseverino ai D'Erario, agli Antinori, ai Battaglia e infine ai Fittipaldi.

Dopo l'Unità d'Italia nel 1860, bande di briganti iniziarono a infestare i boschi del territorio.

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Brindisi Montagna informa:

Portale turistico di Brindisi Montagna, gestito dal Comune in collaborazione con la Pro Loco.